Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] . E del resto il tenerla presente nel corso dello studio non potrà risolversi in un danno e in un impedimento, sì umane e della realtà sociale nell'ambito di una concezione trascendente della missione assegnata all'uomo singolo. Anche la formula ...
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SUMERICA, Arte
G. Garbini
Per arte s. intendiamo l'insieme delle manifestazioni artistiche della regione mesopotamica (all'incirca l'odierno Iraq; v. mesopotamica, arte) del periodo protostorico e di [...] fatto implica almeno l'inizio di una concezione trascendente del divino (ed è significativa l'incomprensione del posta. Mentre la statua egiziana, deposta nella tomba e destinata a non essere vista, ha in se stessa la propria giustificazione, in ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] )traccia una specie di itinerario spirituale verso la felicità trascendente; in L'immorale (ibid. 1894, ma scritto nel che è poetico; né mi pare che sia opera d'arte l'opera in cui non vi sia poesia e pensiero" (cfr. C. Antona Traversi, p. 169); ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine analogia indica in genere una relazione tra più cose, aventi in comune qualche [...] divina. L’uomo scopre di essere parte di un ordine e di un significato trascendente che non può mai ricercare, pena l’infelicità.
Non cerchiamo perciò una precisa formula agostiniana dell’analogia, ma proviamo a coglierla operativamente nel farsi ...
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MILANOLLO
Piero Faustini
– Famiglia di violiniste, la prima delle quali è Domenica Maria Teresa (Teresina), nata a Savigliano, nel Cuneese, il 28 ag. 1827 da Giuseppe Antonio e da Antonina Rizzo, originaria [...] con Morra e M. Caldera. Il primo concerto pubblico di Teresa, che non aveva ancora compiuto 9 anni, si tenne nell’oratorio di un convento di più comunque destinata al personale uso concertistico: trascendente è infatti la difficoltà di opere come le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pseudo-Dionigi Areopagita
Alessandro Linguiti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pretesa di essere l’ateniese convertito da san Paolo [...] che è soltanto ed esclusivamente Uno, e che, come tale, non tollera alcuna attribuzione, compresa quella dell’“è”; per questo i neoplatonici vollero ravvisare in esso l’Uno totalmente trascendente, anteriore persino all’Essere e, come tale, del tutto ...
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MACCHIAVELLI, Alessandro
Marta Cavazza
Nacque a Bologna il 26 ott. 1693 da Giovanni Antonio, di una famiglia del ceto civile di lontana ascendenza fiorentina, e da Laura Filippucci (o Filippuzzi).
Ebbe [...] Filopatri, anch'essa con sede nella casa dei Macchiavelli, dalle cui stanze "non sortì mai" (Fantuzzi, p. 96) e che già dal nome appare . Negli stessi anni fu coinvolto in un'altra polemica trascendente le mura cittadine. Nel tomo XIV della Raccolta d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La psicanalisi, disciplina creata da Sigmund Freud per affrontare patologie psichiche, [...] ogni rappresentazione - tertium non datur: esso è anche, per questa stessa ragione, trascendente.
C.G. Jung faranno fedele o rinnegato, la legge degli atti che lo seguiranno persino là dove non è ancora e persino al di là della sua stessa morte, e da ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] di Tropea G.G. Mele a pesare sul suo conto: "non gode buona fama, perché si pretende aversi ingoiato collo studio vari errori kantiano, e ne deriva la necessità del principio trascendente, deducibile secondo il principio di causalità. È quindi ...
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antimachiavellismo
Alessandro Campi
Tra il giudizio che si legge nell’Apologia ad Carolum V del cardinale Reginald Pole (→), che nel 1539 definiva il Principe un libro «scritto dal dito di Satana» e [...] trasformato nel simbolo negativo di una modernità che non si riusciva ad accettare, nel campione assoluto di un’idea dello Stato e del potere politico privata di ogni riferimento trascendente e come tale giudicata inaccettabile, nell’esponente più ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...