Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] il canto possa instaurare una comunicazione con il trascendente è del resto ampiamente attestata. Le formule rituali come profondo, la cui estensione era limitata in alto, in genere non oltrepassando il mi 3. Si tratta di un tipo vocale oggi molto ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] togliesse il segno immanente per sostituirlo con uno trascendente. Così, in scrittori che si proclamano poeti presso Vallecchi, de L'ora di Barabba, il libro che rivelò il G., non solo ai cattolici ma anche a uomini come P. Gobetti e A. Tilgher. ...
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seme
Domenico Consoli
Giorgio Stabile
La parola è usata piuttosto raramente nel senso proprio di " corpo riproduttivo " dei vegetali: altrimenti è disposta una stagione a ricevere lo seme che un'altra [...] più maligno e più silvestro / si fa 'l terren col mal seme e non cólto (XXX 119). Fa parte a sé, per il carattere sentenzioso e per e senza esserne vincolato, Dio, creatore supremo e trascendente, predispone le singole specie al loro prodursi nel ...
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Possessione
Cecilia Pennacini
Il termine possessione designa fenomeni abnormi dell'esperienza e del comportamento, dovuti a presunti influssi esercitati sul corpo umano da forze soprannaturali. I sintomi [...] la possessione da analoghe forme di relazione trascendente con forze sovrumane, che nei diversi contesti Lewis (1971) sviluppa una teoria generale dell'estasi religiosa non lontana da quella elaborata da De Martino a proposito del tarantismo ...
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MUSATTI, Cesare
Rodolfo Reichmann
MUSATTI, Cesare (Eugenio Luigi). – Nacque a Mira, presso Dolo (Venezia), il 21 settembre 1897, da Elia e da Emma Leanza.
Il padre, avvocato, fu uno dei fondatori della [...] di una ‘realtà empirica’, distinta sia da quella ‘trascendente’, tipica dell’ontologia filosofica, che da quella ‘concreta’, aggravata dalla gravidanza di un bambino che, a sua volta, non sopravvisse per più di due giorni. Per Musatti il miglior modo ...
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ZANOTTI BIANCO, Umberto
Fabrizio Vistoli
ZANOTTI BIANCO, Umberto. – Nacque a La Canea (Creta) il 22 gennaio 1889, terzogenito di Gustavo, diplomatico di natali piemontesi, all’epoca console d’Italia [...] – di un affetto quasi filiale, condividendone la forte tensione etica, la fede nel trascendente e gli aneliti di rinnovamento religioso ed ecclesiale.
Non ancora ventenne, su incitamento e consiglio proprio di Fogazzaro, ma più di tutto obbedendo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le scuole neoplatoniche da Porfirio a Damascio
Alessandro Linguiti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e il VI secolo, il pensiero [...] , e il fatto stesso di esistere, e di essere pensato, in relazione ai molti lo rende imperfetto e non compiutamente trascendente; è pertanto necessario postulare l’esistenza di un’entità ancora superiore, un principio totalmente ineffabile che sia in ...
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I nuovi assetti del principio di pubblicità del processo
Gastone Andreazza
La valorizzazione negli ultimi anni della necessità della trattazione del procedimento penale nelle forme della pubblica udienza [...] .p. in rapporto all’art. 646, co, 1, c.p.p., non consente che, ad istanza dell’interessato, il procedimento si svolga, dinanzi alla Corte da chiedersi se la natura del principio, trascendente la singola posizione dell’accusato, possa “sopportare ...
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ESTETICA
M. M. Sassi)
Non si può dire che il pensiero antico abbia prodotto un'e. sistematica nello stesso senso in cui, p.es., ha gettato le basi di una sistematica teoria poetica. Tale constatazione [...] Phileb., 55b-c; inoltre Cic., Off., I, 42, 151). È dunque non c'è soluzione di continuità, ma graduale e più sicuro spostamento d'accento, arte continua a essere dato da un modello obiettivo trascendente più che da fattori soggettivi, e la bellezza ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] della s. va specificandosi in senso sempre più trascendente nel medio e neoplatonismo antico. In Plotino, vi sua riflessione su quest’ultima; la s. è «id cuius conceptus non indiget conceptus alterius rei», e per questa via supera la distinzione fra ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...