Gentile e Spaventa
Jonathan Salina
Nell’operazione, culturale e teorica, messa a punto da Giovanni Gentile a partire dal secondo decennio del Novecento, l’importanza rivestita dalla dottrina di Bertrando [...] merito di spostare l’attenzione filosofica da un’astratta trascendenza all’immanenza del piano naturale e umano. Così, sia –, e se, posto un Pensare che pensi l’Essere, non si comprende da dove deriverebbe quest’ultimo, la conclusione di Spaventa ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] la storia interiore dell'anima leopardiana come un continuo anelito alla trascendenza, pur mai accettata; la rinunzia programmatica a ogni valutazione estetica, non potendosi la bellezza, che appartiene alla sfera del sentimento, dimostrare in ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] iniziò alcunché, perché "disgustato" - così il 12 ottobre Foscolo - dal non poter subito disporre di 4000 fanti e di 30.000 moschetti. E sin trascendente in "segni espressi di alteratione" - così il 20 sempre Foscolo - J. nel constatare che niente ...
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Gentile maestro
Stefano Zappoli
«È l’opera gentiliana più tipicamente una filosofia, o una pedagogia? il temperamento del suo autore è più di educatore e di apostolo, espansivo e ardente, o di ricercatore, [...] ) a vedere nell’attualismo una sostanziale apertura al trascendente, che è quanto dire all’avallo di un civiltà. Vogliamo la libertà […] ma libertà che si faccia Stato, e che non sia la nostra individuale, ma quella della legge, che è di tutti ...
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mostrare [fut. I e III singol., mosterrò, mosterrà; cond. pres. I e III singol., mosterrei, mosterrebbe; cong. imperf. I singol. mostrasse]
Alessandro Niccoli
Il verbo è frequente in tutte le opere [...] dantesca, sia come acquisizione di una verità trascendente, sia come creatività linguistica.
Naturalmente, l' 14, XV 2, XXVIII 16.
5. In altri casi l'intenzione del m. non è posta in evidenza o è del tutto assente. Il verbo assume allora i seguenti ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] una tenda (Sal. 104 [103], 2). Egli infatti spiega che "se il cielo non è una sfera, in quella sola parte in cui esso copre la Terra è una volta , I, p. 237; III, p. 378), la sede trascendente di Dio e per analogia il c. materiale riflette l'armonia ...
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Pamela Beth Harris
Abstract
La Costituzione italiana garantisce alle confessioni religiose una libertà eguale, e prevede la stipulazione di intese con lo Stato per la sua realizzazione. La Corte costituzionale [...] della Chiesa cattolica, i costituenti non l’avevano intesa in modo così indeterminato. Essa appariva loro piuttosto come un gruppo di persone, organizzato gerarchicamente e unito da un orientamento comune verso il trascendente. Negli anni Ottanta del ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] la vicinanza del D. alla corte sabauda, nel 1608 il suo nome non compare tra i poeti che composero in lode del duca le brevi poesie rapporto di solidarietà, è sostituita dalla fede nel trascendente. La polemica contro le corti malvage conclude una ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] anche il rapporto tra materia e forma. Sebbene la materia non sia inerte, tuttavia, sostiene Della Porta, la forma è prioritaria primi segni di umanità nel samoiedo, per arrivare al genio trascendente di Kant e Newton.
Di Lavater, tra il 1775 ...
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Teismo e ateismo
Eugenio Lecaldano
Il confronto tra teismi e ateismo: contesto storico-sociale
Agli inizi del 21° sec. il confronto tra le impostazioni teistiche e quelle atee, che si era sviluppato [...] , v. Küng 1992; Barnavi 2006). Intendiamo invece con atee tutte quelle concezioni che non ritengono né possibile né necessario il riferimento all’esistenza di qualche Dio trascendente al fine di comprendere l’universo e tanto meno il rinvio a qualche ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...