NUṢAIRĪ
Giorgio Levi Della Vida
Ī Setta musulmana sciita, che, per la sua teologia estremista e le sue pratiche, imbevute di elementi liturgici estranei alla legge islamica, sta quasi al difuori dell'Islām, [...] al monoteismo inteso come concezione di una divinità unica trascendente il mondo creato, ed è invece espressione di quelle l'altro in uso una sorta di comunione (col vino).
Non v'è dubbio che nella religione dei Nuṣairī (tenuta strettamente segreta ...
Leggi Tutto
PUECH, Henri-Joseph-Charles
Tullio Gregory
(App. III, II, p. 529)
Storico delle religioni francese, morto a Parigi l'11 gennaio 1986. Membro dell'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, ha ricoperto [...] del proprio io autentico, originario, superiore al ''mondo''. Lo gnostico sente di non appartenere a questo mondo, ha nostalgia per uno radicalmente diverso, autentico, trascendente, che è la ''vera vita'', il ''riposo'', la ''pienezza'' (pleroma). L ...
Leggi Tutto
VIDARI, Giovanni
Giovanni Calò
Nato a Vigevano il 3 luglio 1871, morto a Torino il 12 aprile 1934. Professore di filosofia morale nel 1902 all'università di Palermo, poi, dal 1903 al 1909, a quella [...] etica, fondata su basi storico-sociologiche e psicologico-genetiche. Non solo; ma dalla stessa assolutezza dell'ideale e della legge fu tratto ad ammettere una Metamorale, quindi un trascendente e un assoluto, che poi gli si rivelò soprattutto come ...
Leggi Tutto
RELATIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in generale ogni concezione che considera la conoscenza come incapace di attingere la realtà nella sua assolutezza oggettiva. L'uso del termine [...] relativismo è quello per cui la relatività intrinseca al sapere non dipende dal rapporto tra il soggetto e l'oggetto ma si estende spesso l'ombra dell'inconoscibile e pur semiconosciuto trascendente (si pensi, per es., allo stesso Comte e allo ...
Leggi Tutto
IPOSTASI (gr. ὑπόστασις, da ὑπό "sotto" e ἵστημι "sto")
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nicola TURCHI
Dal punto di vista etimologico, questo termine coincide pienamente con substantia, che la tarda [...] spiegare il passaggio dall'unità della natura divina trascendente alla molteplicità che regna nel mondo contingente, ricorrono metafisica e impersonale che ha di Dio la filosofia greca), non potrebbe mai trattarsi d'ipostasi o d'intermediarî tra Jahvè ...
Leggi Tutto
UNITÀ
Rodolfo MONDOLFO
. Filosofia. - Nella storia della filosofia il concetto d'unità interessa tanto il problema metafisico quanto il gnoseologico.
Già nella speculazione religiosa, che precede e [...] come sostanza, nell'affermazione che senza l'appoggio dell'Unità le cose non potrebbero esistere - arriva all'idea che prima del molteplice bisogna ci sia l'Uno: assoluto, trascendente, da cui per emanazione discendono tutti i gradi dell'essere, che ...
Leggi Tutto
LACHELIER, Jules
Carlo Mazzantini
Filosofo, nato a Fontainebleau nel 1832, morto ivi il 28 gennaio 1918. Dal 1864 insegnò filosofia nella Scuola normale di Parigi.
La dottrina del L. ci si presenta [...] logico, che sarebbe ingiustificabile se fin da principio il termine non fosse liberamente voluto. Questo modo di concepire la dialettica, egli riteneva l'oggetto della fede affatto trascendente e ineffabile, e caratterizzabile dalla filosofia solo ...
Leggi Tutto
IPPIA di Elide
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Pensatore greco del sec. V a. C., uno dei più notevoli rappresentanti dell'antica sofistica.
Documenti superstiti del suo [...] la prima curva che si sia trovata dopo il cerchio: una trascendente, che per l'uso che se ne può fare anche nella da parte dei geometri greci. Le sue proprietà per la quadratura non furono però dimostrate che da Dinostrato (v.) con un procedimento ...
Leggi Tutto
MARTINEAU, James
Guido Calogero
Pensatore e pastore unitariano inglese, nato a Norwich il 21 aprile 1805, morto a Londra l'11 gennaio 1900. Dal 1840 professore di psicologia, filosofia morale ed economia [...] naturalistico di causa e di quello spiritualistico di volontà. La causa non è per il M. (che riprende e critica il Kant) in una teologia dualistica, che pur considerando la divinità come trascendente la pone in stretto rapporto col mondo e con l'uomo ...
Leggi Tutto
VOLKELT, Johannes Immanuel
Heinrich LEVY
Filosofo, nato a Lipnik (Galizia) il 21 luglio 1848, morto a Lipsia l'8 maggio 1930. Insegnò filosofia all'università di Jena dal 1876, a Basilea dal 1883, a [...] e connessione conformi alle leggi in seno a un unico mondo trascendente. Il V. ha elaborato tale gnoseologia in scritti posteriori, Zeit (Monaco 1925); Das Problem der Individualität (ivi 1928). Non meno essenziali per l'opera del V. sono i suoi ...
Leggi Tutto
trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...