In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] immediatamente del bene della vita che ne forma oggetto e non ha quindi bisogno dell’altrui cooperazione per soddisfare il suo dialogo Repubblica) del d. sull’essere universale e trascendente della giustizia, ponendo così le basi della distinzione, ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] nel suo complesso, è e resta l’esperienza estetica di un soggetto interpretato come costitutivamente chiuso alla trascendenza, laddove questa non va intesa come ‘ipotesi tensivo-regolativa’, ma come percorso reale della sensibilità e del suo senso ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] Ciò che di fatto esiste, e a cui si riferisce la ricerca antropologica, non è più la c. umana in generale, ma sono le varie c., Formen, 1923-29), oppure per designare un mondo formale trascendente rispetto alla vita (come ha fatto G. Simmel), o ...
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Movimento filosofico (e in seguito anche letterario), che comprende quegli indirizzi di pensiero che concepiscono la filosofia non come sapere sistematico e astratto, ma come impegno del singolo nella [...] religiosa di questa tendenza è da considerare il pensiero di K. Jaspers, che concepisce l'esistenza come rapporto al trascendente (das Umgreifende, il "tutto-avvolgente", cioè il fondo dell'essere che, pur trascendendoci, ci include in sé) e svolge ...
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Concetto basilare del pensiero religioso e filosofico cinese, espressione di una ‘primarietà’ o ‘centralità’ assoluta nell’ambito dell’universo e della realtà. Il valore iniziale della parola è quello [...] in cui è sistemato il pensiero cinese) è l’assoluto non manifesto che è alla base del Grande Uno (Tai Yi) da cui hanno origine tutte le cose; questo carattere assolutamente trascendente si conserva nella concezione taoistica (➔ taoismo) che pone il d ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] massima parte i militari. Hirohito, con la motivazione che il suo ruolo trascendente la politica gli aveva impedito qualsiasi intervento sulle decisioni del blocco di potere, non fu chiamato a rispondere di fronte al Tribunale di Tokyo che processò i ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] "umanistica" di G. vi è anche una sua interpretazione "religiosa", presente in alcune religioni non cristiane. G. viene visto come via a Dio, come tramite al trascendente, come un grande maestro di vita spirituale e di unione con Dio, come "tenda ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] della variabile (o delle variabili, a seconda che si tratti di un’e. in una o più incognite) che non si riduce a un polinomio. E. trascendenti sono, per es., le e. esponenziali, nelle quali l’incognita compare all’esponente, e le e. trigonometriche ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] stessa (intesa nel senso tradizionale, cioè come metafisica trascendente) in quanto fonte di conoscenza. Il fatto che sua validità. Esso costituisce per noi un dato immediato, anche se non si tratta in questo caso di un dato della sensibilità; esso è ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] nel campo dell'azione umana, riunziare a tutto ciò su cui l'uomo non ha potere effettivo; non cercare - pur senza ripudiarlo - l'assoluto di una morale che abbia nel trascendente il suo imperativo, ma sostituire a esso una norma morale umana ma ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...