teismo Termine filosofico e teologico designante in generale ogni dottrina che asserisce la divinità. Nel suo senso più generico, il t. si contrappone perciò all’ateismo, che è la negazione della divinità. [...] natura; e dal deismo in quanto attribuisce all’unica realtà divina quel carattere della personalità che il deismo invece non le ascrive esplicitamente. T. speculativo Concezione filosofico-teologica di I.H. Fichte e C.H. Weisse, che, opponendosi al ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] , disancorati da qualsiasi pregiudiziale di ordine trascendente, e nel riconoscimento più aperto e chi scontrati gli avesse, niun'altra cosa avrebbe potuto dire se non: 0 costor non saranno dalla morte vinti, o ella gli ucciderà lieti": un emblema ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] . Le leggi a priori delle connessioni conoscitive sono le leggi stesse di una realtà che non è più vista come trascendente, ma come fenomenica. Conseguentemente l’oggetto non è oggetto assoluto, cosa in sé, ma fenomeno. Per J.G. Fichte invece, e per ...
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(gr. Σωτήρ) Epiteto («salvatore») di molte divinità dell’antica Grecia, soprattutto di Zeus. Il corrispondente latino si può considerare Sospes. In età ellenistica il titolo fu attribuito anche ai re. [...] come un male, rispetto a un bene trascendente.
Religioni soteriologiche sono soprattutto le religioni universalistiche dove tuttavia si tratta della salvezza di una nazione e non degli individui singoli. Le più tipiche religioni soteriologiche sono ...
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Scrittore tedesco (Tepl o Schüttwa, Boemia, 1350 circa - Praga 1414). Profondamento influenzato dai modelli classici e umanistici italiani, fu autore di Ackermann aus Böhmen (1401), prima testimonianza [...] e scandagliato in tutta la sua drammatica ineluttabilità.
Vita
Non sono tutte certe le notizie concernenti la vita. maestria compositiva, in cui più che due mentalità, medievale e trascendente l'una, umanistica e venata di immanentismo l'altra, si ...
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In genere, ogni filosofia o corrente ideale secondo la quale non esiste un 'al di là' rispetto alla realtà che conosciamo. Avere una concezione immanente della divinità, per es., significa identificare [...] Dio con il mondo, la natura o la storia, rifiutando quindi di concepirlo in modo 'trascendente', ossia come un'entità autonoma, separata dal mondo e avente caratteri opposti a esso (infinito, onnipotente, onnisciente e così via). ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] degli dei. Nelle opere della sua maturità Aristotele ha rinunciato a ogni forma di trascendenza, ma la contemplazione e la speculazione rimangono anche in esse il fine ultimo non soltanto del singolo, ma anche dello stato. "Misura della felicità è la ...
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RIVOLUZIONE
Luciano Gallino
(XXIX, p. 498)
Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei [...] moto che porti alla rivoluzione. Ma una r. non regge a lungo se non riesce a esibire un capo-simbolo che appaia incorporare stabilmente agli occhi d'un popolo la missione, le virtù, il significato trascendente, ancorché affatto terreno, di essa. In ...
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PREGHIERA
Giuseppe DE LUCA
Raul F. MANFREDINI
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. Storia delle religioni. - Origine. - La preghiera è la più elementare manifestazione della relazione dell'uomo con Dio, principio e termine d'ogni [...] popolo che sia stato trovato privo di questo primordiale colloquio tra l'Io umano e un Tu trascendente. Perciò non solamente la dogmatica cristiana si è sempre occupata di questa manifestazione della religione, ma altresì la fenomenologia scientifica ...
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SOCIOLOGIA (XXXI, p. 1019)
Franco FERRAROTTI
La sociolocia contemporanea. - Rispetto alla s. delle origini, essenzialmente caratterizzata dalle opere enciclopediche di Auguste Comte e di Herbert Spencer, [...] non è contemplativa, ma pratica, strumentale; l'idea è un passaggio per l'azione e la ragione uno strumento umano destinato a rendere più umano il mondo. Donde i due caratteri proprî di ogni idea e di ogni ideologia: la prospettiva e la trascendenza ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...