Filosofo, nato a Milano il 19 ottobre 1894, morto ivi il 3 dicembre 1956. Combattente nella prima guerra mondiale, prima come ufficiale di cavalleria, poi come aviatore, fu ferito in combattimento aereo [...] che, in polemica con il neohegelismo italiano, chiamava "trascendente", in quanto volto a cogliere i molteplici aspetti dell' sua ricerca perviene a un "neo-trascendentalismo", che non solo teorizza una indefinita molteplicità di io trascendentali, ma ...
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Il concetto filosofico di ente nacque nella filosofia greca per opera di Parmenide, che, vedendo nell'"essere" (εἶναι) la forma comune e universale d'ogni asserzione di realtà, la considerò senz'altro [...] dell'essere (πολλαχῶς λέγεται τὸ ὄν); ed esso non poté quindi risorgere che nel neoplatonismo, il quale diede lo mantenne nella sua forma specifica, il senso della realtà trascendente e ideale di contro a quella materiale ed empirica: come ...
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. Dottrina che considera il mondo come derivato per "emanazione" dal principio assoluto. Secondo tale rapporto, nulla è nel mondo che non sia già implicitamente contenuto nel primo principio: onde né questo [...] creatore. Di qui il fatto che mentre al creazionismo tendono naturalmente le teologie che pongono la divinità in una sfera di netta trascendenza rispetto al mondo, verso l'emanatismo sono invece orientate quelle che, pur considerandola come in sé ...
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Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] determinati e per lo più minoritari. Oggi, d'altra parte, la crisi dell'autorità non intacca soltanto il pensiero religioso-trascendente; le stesse aspirazioni del pensiero laico-illuministico ne risultano coinvolte, allorché la domanda che si ...
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MARTINETTI, Piero
Amedeo Vigorelli
– Nacque a Pont Canavese il 21 ag. 1872 da Francesco, avvocato, e Rosalia Bertogliatti, primo di quattro figli. Dopo avere frequentato il collegio civico di Ivrea, [...] non si distinguono per lui in base all’oggetto, ma al metodo) e si indirizza verso un «idealismo critico» affine a quello neokantiano, ma con una più netta accentuazione del motivo metafisico della «trascendenza». Il suo «idealismo trascendente ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] cui l'accento, anziché sullo scontato elemento del monoteismo, può e deve battere su quello attaccato e contestato della trascendenza. Non si tratta più di una questione aritmetica, che a lungo divise vaste parti dell'umanità, ma del riconoscimento ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] le religioni hanno il valore di una mediazione di trascendenza, che tuttavia è attuata in pienezza solo nel è spinto ad affermare che ‟il XXI secolo o sarà religioso o non sarà" (A. Malraux), volendo con questo sottolineare come la ripresa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] ove si delinea una contrapposizione frontale tra la «concezione trascendente e cristiana», della quale pure si apprezza la « una forma più alta e un’altra più bassa dell’umanità», ma non c’era mai stata «la negazione delle radici stesse dell’uomo, ...
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TOMMASO d'Aquino, santo
Gian Carlo Garfagnini
TOMMASO d’Aquino, santo. – Nacque a Roccasecca tra il 1224 e il 1225 (la data è incerta dal momento che le testimonianze, all’atto della morte, oscillano [...] limite o confine di tempo e di spazio; onnisciente; unico; onnipotente, non può fare il male; per sé, non riceve vita e proprietà da alcuno; trascendente, la sua differenza da tutti gli altri enti deriva dalla sua perfezione, e tutti gli altri enti ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] de preposizione, le forme proclitiche dei pronomi atoni me e se, le non sporadiche serie del genere di aitarme, mostrarte, parme o farme, preferite in modalità prevede una linea discorsiva lunga, trascendente i vincoli metrici interni, e artificiosa, ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...