QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] l'ultima Shĕmiṭṭāh di un periodo giubilare. Chi vive in una Shĕmiṭṭāh non può sapere nulla di ciò che avviene nelle altre. La rivelazione risiede fra gli uomini, in opposizione alla divinità trascendente, fuori del mondo. Essa risiede in mezzo ad ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] è buona prova del carattere immateriale di questi, trascendente le comuni concezioni religiose.
Se si esamina d' Se si continua a leggere l'A. T., nelle comunità nuove esso non basta più: anzi la nuova sapienza, il nuovo spirito è dato dalla lettura ...
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La dimensione erotica come originaria relazione all'altro
L'e. è la prima modalità con cui il bambino si relaziona al mondo che intorno gli sta per nascere, così come è la prima modalità di relazione che [...] di sé, cosa tra le cose, senza rinvio, senza ulteriorità. Ma chi può aprire la via alla trascendenza se non la dimensione erotica? E come può farlo se non proprio là dove il suo eccesso espressivo cerca un'eccedenza, un'ulteriorità di senso al di là ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] l'effettiva e la volitiva.
Una conversione così ampia e radicale non si può pensare che come effetto di uno spostamento del centro come essa possa attribuirsi a una causa del tutto trascendente le forze proprie individuali, a un miracolo della grazia ...
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matematica. - Termine con cui si designano certe speciali espressioni che si presentano spontaneamente nella risoluzione dei sistemi di equazioni di 1° grado o, come si suol dire, lineari. Per riferirci [...] Per un sistema omogeneo con m = n, il sistema è possibile con valori non tutti nulli delle xi, se e soltanto se è D = 0. Per m Nella teoria delle equazioni integrali ha parte fondamentale una trascendente intera (determinante del Fredholm) che è un ...
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Nel linguaggio comune s'indica col termine delinquente colui che ha commesso un delitto o più delitti, attribuendosi al termine stesso un significato che implica riprovazione morale per la gravità della [...] era presupposto dalla scuola classica, si ravvisò un sistema trascendente e formale, e perciò si credette di poter perciò da essi, secondo il principio già accolto nel codice precedente, non si fa derivare, sotto il profilo del vizio di mente, un ...
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. 1. Ha importanza fondamentale, in tutta la matematica, lo studio della variazione delle funzioni di una o più variabili quando alle variabili stesse si attribuiscono determinati incrementi. Nel calcolo [...] che ne costituiscono i coefficienti. Questo punto di vista non è nuovo: da tempo l'equazione F (x +1) - xF (x) ha servito, con l'aggiunta di una condizione asintotica, a determinare una delle trascendenti più note, la funzione Gamma (v. funzione); ma ...
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Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] efficiente, ultimo fine, perfezione assoluta, essere trascendente, ecc., si possono in qualche modo dimostrare causa totale. Giacché se noi, da una parte, per volere non possiamo non avere idee, dall'altra, in quanto vogliamo, determiniamo la scelta ...
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, Cardinale e dottore della Chiesa. Nacque nel 1221 o 1222 in Bagnorea (Bagnoregio), fra Viterbo e Orvieto. Non sappiamo dove B. abbia ricevuto la prima istruzione; Francesco da Fabriano (morto nel 1322) [...] nostro intelletto è quindi di necessità l'ente puro atto, e questo non può essere altro che l'essere divino, l'essere semplice ed ma Dio è anche infinitamente trascendente e perciò inconoscibile, e alla stessa fede in lui non si giunge per forza di ...
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. Il termine (da adozione) designa, nella storia del dogma cristiano, due gruppi di eresie diverse. In senso stretto, indica le dottrine cristologiche predicate in Ispagna al tempo di Carlo Magno; ma Adolfo [...] ancora l'impossibilità per la natura umana di conseguire la perfezione senza la grazia, ed il carattere trascendente della divinità: "Non possiamo credere in alcun modo che Dio Padre onnipotente, il quale è spirito, generi dalla propria natura ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...