(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] fallito nell'impresa, per aver violato la condizione di non voltarsi indietro lungo il percorso verso la terra in cui di Orfeo, mentre lo sbranamento del fondatore trova un singolare riscontro nella versione orfica della morte di Dioniso Zagreo ...
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Regista cinematografico (n. Sarajevo 1955). Diplomatosi alla scuola di cinema di Praga nel 1978, si segnalò, già con il film d'esordio Sjećaś li se Dolly Bell? (Ti ricordi di Dolly Bell?, 1981), per l'esuberanza [...] dinanzi alla storia del proprio paese cogliendovi una singolare commistione di tragico e grottesco. Lo stile 1998). Come attore ha interpretato La veuve de Saint-Pierre (L'amore che non muore, 2000) di P. Leconte. Tra i suoi lavori più recenti: ...
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Regista cinematografico (Roudnice nad Labem 1885 - Vienna 1967); scrittore e commediografo, regista teatrale alla Neue Wiener Bühne, esordì nel cinema con K. Frölich, come attore (Im Banne der Kralle, [...] dei più interessanti autori del realismo cinematografico. Diresse con singolare abilità una serie di film molto validi: Geheimnisse compromessi produttivi e scelte artistiche e ideologiche non sempre coerenti, raggiunse risultati diseguali. Recano ...
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Regista cinematografico di origine armena (Tbilisi 1924 - Erevan 1990). Dopo studî di musica e cinema, realizzò negli anni Cinquanta alcuni film in lingua ucraina, affermandosi con Temi zabytych predkov [...] tratto da un racconto di M. Kocjubins´kij. Il suo singolare talento visionario fu confermato da Sayat Nova (o Cvet granata ricchezza iconografica, fu terminato nel 1969, ma le autorità non ne consentirono la distribuzione. Arrestato nel 1974 sotto l' ...
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Regista, sceneggiatore e attore cinematografico tedesco (1889-1949). Singolare uomo di cinema, di formazione espressionistica con accentuato gusto fantastico, nel 1914 sceneggiò e diresse (in collab. con [...] P. Wegener) Der Golem. Seguirono Der Student von Prag (1926), Alraune (1927), After the verdict (1928, in Gran Bretagna), Saloon Dora Green (Spie nell'ombra, 1933). Emigrato negli USA all'avvento del nazismo, non si occupò più di cinema. ...
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LEONE, Sergio
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929, morto ivi il 30 aprile 1989. Figlio dell'attrice Bice Waleran e del regista Vincenzo (che, con lo pseudonimo di [...] 1964), firmato Bob Robertson, L. mandò a effetto una singolare operazione manieristica: ispirandosi a Yojimbo di A. Kurosawa, di L., pur accorto nella ricostruzione ambientale, nacque non dalla riflessione su pagine della Frontiera americana ma da ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] naturalismo al teatro epico, Bari 1975. A questi saggi si devono aggiungere alcune pubblicazioni dedicate a singoli artisti che spesso non mancano di affrontare i problemi della scenografia nel loro insieme: R. Carrieri, Fabrizio Clerici, Milano 1955 ...
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ZANUSSI, Krzysztof
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico polacco, nato a Varsavia il 17 giugno 1939, da una famiglia di origine friulana, trapiantata in Polonia da tre generazioni. Ad appena sedici [...] regia cinematografica alla scuola di Łódź con un singolare mediometraggio (Śmierć prowincjała, La morte del riservare, nell'individuo e nella società, alla conoscenza − oggettiva se non scientifica − e la tensione verso la trascendenza, l'utopia e ...
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Lynch, David
Federico Chiacchiari
Regista statunitense, nato a Missoula (Montana) il 20 gennaio 1946. Ha studiato pittura alla Corcoran School of Art di Washington e ha frequentato la Museum School [...] Fuoco cammina con me!) e Lost highways (1996; Strade perdute) non hanno incontrato il favore della critica. Nel 1999 ha presentato a Cannes symphony n. 1) -, L. occupa un posto singolare nel cinema statunitense per la sua capacità di andare oltre ...
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WELLES, Orson
Gian Luigi RONDI
Regista e attore del cinema nordamericano, nato a Kenosha, Wisconsin, il 6 maggio 1915. Intelligente, estroso, versatile, dopo essersi piuttosto clamorosamente imposto [...] Citizen Kane (1941), in cui, soprattutto per il singolare impiego dei mezzi tecnici e talune innovazioni stilistiche, sembrò quasi nibelungica trasposizione del Macbeth shakespeariano (1947), non arrivò più alle spericolate altezze della sua prima ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...