PETROVIC, Aleksandar
Eusebio Ciccotti
Petrović, Aleksandar (detto Saša)
Regista e critico cinematografico serbo, nato a Parigi il 14 gennaio 1929 e morto ivi il 20 agosto 1994. Insieme a Živojin Pavlović, [...] Nel 1967 apparve il premiato Skupljači perja, primo film non oleografico dell'Europa orientale sulla vita degli zigani. Dietro svolta drammatica e psicologica, grazie al suo singolare montaggio ellittico unito a secche soluzioni documentaristiche. In ...
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Andress, Ursula
Francesco Ruggeri
Attrice cinematografica svizzera nata a Berna il 19 marzo 1936. La sua apparizione in un succinto bikini bianco in Dr. No (1962; Agente 007 ‒ Licenza di uccidere) diretto [...] come La decima vittima (1965) di Elio Petri, opera singolare in cui, per la prima volta, le venne offerto un , svoltasi quasi esclusivamente in Italia, con la quale però non ha raggiunto la notorietà delle sue prime interpretazioni. In particolare ...
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Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense (Newark 1926 - Las Vegas 2017). In coppia con Dean Martin, è divenuto celebre interpretando un personaggio farsesco dal tipico [...] e singolare modo di muoversi; dopo lo scioglimento della coppia (1957), L. si è impegnato anche nella regia. Tra i film da lui , e in poco tempo divenne talmente famoso da essere protagonista non soltanto di show comici, ma anche di talk shows, nei ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] fallito nell'impresa, per aver violato la condizione di non voltarsi indietro lungo il percorso verso la terra in cui di Orfeo, mentre lo sbranamento del fondatore trova un singolare riscontro nella versione orfica della morte di Dioniso Zagreo ...
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Regista cinematografico (n. Sarajevo 1955). Diplomatosi alla scuola di cinema di Praga nel 1978, si segnalò, già con il film d'esordio Sjećaś li se Dolly Bell? (Ti ricordi di Dolly Bell?, 1981), per l'esuberanza [...] dinanzi alla storia del proprio paese cogliendovi una singolare commistione di tragico e grottesco. Lo stile 1998). Come attore ha interpretato La veuve de Saint-Pierre (L'amore che non muore, 2000) di P. Leconte. Tra i suoi lavori più recenti: ...
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Regista cinematografico (Roudnice nad Labem 1885 - Vienna 1967); scrittore e commediografo, regista teatrale alla Neue Wiener Bühne, esordì nel cinema con K. Frölich, come attore (Im Banne der Kralle, [...] dei più interessanti autori del realismo cinematografico. Diresse con singolare abilità una serie di film molto validi: Geheimnisse compromessi produttivi e scelte artistiche e ideologiche non sempre coerenti, raggiunse risultati diseguali. Recano ...
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Regista cinematografico di origine armena (Tbilisi 1924 - Erevan 1990). Dopo studî di musica e cinema, realizzò negli anni Cinquanta alcuni film in lingua ucraina, affermandosi con Temi zabytych predkov [...] tratto da un racconto di M. Kocjubins´kij. Il suo singolare talento visionario fu confermato da Sayat Nova (o Cvet granata ricchezza iconografica, fu terminato nel 1969, ma le autorità non ne consentirono la distribuzione. Arrestato nel 1974 sotto l' ...
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Regista, sceneggiatore e attore cinematografico tedesco (1889-1949). Singolare uomo di cinema, di formazione espressionistica con accentuato gusto fantastico, nel 1914 sceneggiò e diresse (in collab. con [...] P. Wegener) Der Golem. Seguirono Der Student von Prag (1926), Alraune (1927), After the verdict (1928, in Gran Bretagna), Saloon Dora Green (Spie nell'ombra, 1933). Emigrato negli USA all'avvento del nazismo, non si occupò più di cinema. ...
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LEONE, Sergio
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929, morto ivi il 30 aprile 1989. Figlio dell'attrice Bice Waleran e del regista Vincenzo (che, con lo pseudonimo di [...] 1964), firmato Bob Robertson, L. mandò a effetto una singolare operazione manieristica: ispirandosi a Yojimbo di A. Kurosawa, di L., pur accorto nella ricostruzione ambientale, nacque non dalla riflessione su pagine della Frontiera americana ma da ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] naturalismo al teatro epico, Bari 1975. A questi saggi si devono aggiungere alcune pubblicazioni dedicate a singoli artisti che spesso non mancano di affrontare i problemi della scenografia nel loro insieme: R. Carrieri, Fabrizio Clerici, Milano 1955 ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo singolo: Là dove avrà dal re de’ Catalani...
singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; ciascuno di per sé, uno per uno; isolato:...