Clouzot, Henri-Georges
Catherine McGilvray
Regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Niort (Deux-Sèvres) il 20 novembre 1907 e morto a Parigi il 12 gennaio 1977. Pur non avendo diretto [...] cioè della verità dell'arte contro il conformismo della società. Tra i riconoscimenti ottenuti, si confermò grande regista di attori. Nel 1964 cominciò a girare, ma non concluse, L'enfer (che fu poi realizzato con lo stesso titolo da Claude ...
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Guerra, Ruy (propr. Guerra Coelho Pereira, Ruy Alexandre)
Enzo Sallustro
Regista cinematografico mozambicano, nato a Lourenço Marques (od. Maputo) il 22 agosto 1931. Artista eclettico, ha realizzato [...] a territorio dell'azione politica e della sensibilità artistica. Non c'è in questo film una vera e propria nell'affrontare i valori borghesi e la simbiosi tra autoritarismo e conformismo, si illumina di una luce a tratti buñueliana. Nel 1985 ha ...
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Brancati, Vitaliano
Raffaele Manica
Scrittore e sceneggiatore, nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907 e morto a Torino il 25 settembre 1954. La causticità e persino il timbro allucinato e sferzante [...] è infatti per B. il palcoscenico del più ottuso conformismo italiano. L'ironia si fa nerbo di una scrittura sottile Amidei, Sandro Ghenzi, Angelo Besozzi, Gino Sensani e, non accreditato, Giacomo Debenedetti, per Gelosia (1942) di Ferdinando ...
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Campion, Jane
Mario Sesti
Regista cinematografica neozelandese, nata a Wellington (Nuova Zelanda) il 30 aprile 1954. L'universo psichico e corporeo della femminilità, la disamina rivelatrice dei legami [...] James, è la storia di una donna che sfida il conformismo e le rigide regole della società dell'Ottocento, e Holy sessi, insistono su un percorso tematico e una ricerca cinematografica non comuni nell'orizzonte del cinema di passaggio tra i due ...
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SZABÓ, István
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Gli si deve quello slancio di rinnovamento e di rinverdimento che, a partire dagli anni Sessanta, ha [...] giovani è trasferito in un'atmosfera rarefatta, senza nessun conformismo narrativo e ai limiti, anzi, dell'impressionismo. sullo schermo molto più i pensieri e i sentimenti segreti che non i fatti e le azioni esteriori. Secondo questi princìpi, anche ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] e pubblicato il giorno seguente su «L’Osservatore romano» con il sottotitolo Precisi moniti del Santo Padre contro tendenze nonconformi all’autorità ed alla disciplina della Chiesa:
«Che cosa diremo poi di certi recenti episodi di occupazioni di ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] periodo di conformismo, il ‛realismo socialista' non fu dappertutto seguito pedissequamente o non fu seguito volta trionfatore e vittima, eroe e meschino, dominatore e dominato, che non rinuncia a niente di ciò che è umano: questo è appunto il senso ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] hollywoodiana, riconducendola per lo più a un conformismo privo di valenze critiche.
Di fatto il il loro stile di vita sono ancora circonfusi di un glamour che tuttavia non è più enfatizzato nei film come in passato; a ciò provvedono i ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] posto, ora invece in primo piano c'è il materiale, mentre l'opera d'arte non è che "uno dei tanti metodi della sua realizzazione, e un metodo tutt'altro che e di riproduzione dei modelli del conformismo sociale necessario all'economia capitalistica. ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] e misterioso, o come un 'divo', di cui però non si conosceva e non si capiva né il lavoro concreto né quello creativo. Nessuno più improntato all'accademia, all'artificialità, al conformismo produttivo e alla ricostruzione stilizzante, basato ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio...
conformita
conformità s. f. [dal lat. tardo conformĭtas -atis]. – 1. L’essere conforme, corrispondenza, somiglianza: c. di gusti, d’idee fra due persone; c. di un risultato alle previsioni; la giustizia consiste nella c. dell’intelletto e...