Saggista, critico cinematografico, teatrale e letterario (n. Gubbio 1937). Lavorò negli anni Cinquanta e Sessanta in campo pedagogico e sociale collaborando a importanti esperienze, come quella di D. Dolci [...] dissenso per rispondere ad un'urgenza morale; Zone grigie. Conformismo e viltà nell'Italia d'oggi (2011), acuta critica 2012 è stata pubblicata sotto il titolo di Con il cinema non si scherza la lunga conversazione che, ripercorrendo quasi un secolo ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] sia Taaffe dipingevano con appropriatezza in molteplici stili non figurativi per negare globalmente la loro autenticità.
Gli autori di commodity sculpture fornirono le affermazioni più audaci intorno al conformismo e al commercio nell'arte. Steinbach ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] delle varie L1: così nei parlanti di madrelingua kazaka l'ordine basico non-marcato del russo viene violato mediante la collocazione del verbo in ultima posizione, conformemente all'ordine tipico delle parlate turche (Pan'kin 1986, p. 11). Influssi ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] pubblico teatrale dominato dall’ignavia del nuovo conformismo o dall’inerzia delle antiche convenzioni, è le tentazioni dell’azione e della consolazione espressiva.
Unico per altezza se non per grandezza, Bene è stato definito da Cesare Garboli (in Il ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] per uno stile deciso e per la mancanza di conformismo nel trattare da nuovi punti di vista l'attualità del con un armadio), dall'impostazione, più che surreale, filosofica (non c'è nessun posto sulla terra per i due protagonisti venuti ...
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Allen, Woody
Guido Fink
Nome d'arte di Allen Stewart Konigsberg, regista, attore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New York il 1° dicembre 1935. Appartenente all'esigua schiera degli [...] ask (1972; Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere), Sleeper (1973; Il dormiglione), Love and miti e le tentazioni dell'assimilazione e del conformismo. Quest'opera appartiene alla stagione dorata del mondo ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] di movimenti artistici, ma affermando una propria singolarità sottratta al conformismo delle mode, e tenendo fede a un'idea di di una iniziazione all'aldilà ritornano nel film del 1960, non solo epilogo dei due precedenti, ma anche compendio di una ...
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Buñuel, Luis
Edoardo Bruno
Regista cinematografico spagnolo, nato a Calanda il 22 febbraio 1900 e morto a Città del Messico il 29 luglio 1983. Fin dai suoi primi film, esempi di potente immaginazione [...] , tanto più sorprendenti quanto più rompono l'apparente conformismo dell'impaginazione cinematografica. E una concezione della sessualità chiuso da cui nel film il gruppo di invitati a pranzo non riesce a uscire diventa il luogo simbolico in cui B. ...
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Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] stilistico, il conflitto ormai irrisolvibile tra santità e ottusità conformista.
Au hazard Balthazar (1966), storia del calvario di da La mite di Dostoevskij, il dialogo tra le anime non è più salvifico ma, secondo una forma che rimarrà costante, ...
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Ivory, James
Monica Trecca
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Berkeley (California) il 7 giugno 1928, da padre di origine irlandese e madre discendente da una famiglia [...] 20°sec., con il suo rigido moralismo e il suo conformismo crudele. Lo sguardo oggettivo del regista cura con la stessa A soldier's daughter never cries (1998; La figlia di un soldato non piange mai), ispirato alla vita dello scrittore J. Jones, in cui ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio...
conformita
conformità s. f. [dal lat. tardo conformĭtas -atis]. – 1. L’essere conforme, corrispondenza, somiglianza: c. di gusti, d’idee fra due persone; c. di un risultato alle previsioni; la giustizia consiste nella c. dell’intelletto e...