BERNOTTI, Romeo
Walter Polastro
Nacque a Marciana Marina (nell'isola d'Elba) il 24 febbr. 1877 da Pietro e Giovanna Sardi. Affascinato dai racconti del nonno materno, capitano di un brigantino, e attirato [...] doveva essere in grado di assicurare le comunicazioni nel Mediterraneo e quindi non era utile imitare (come invece si faceva) il numero e il esperienze dei passato e in un clima politico di crescente conformismo.
Il B. fini con l'essere criticato e ...
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COLUMBA, Gaetano Mario
Piero Treves
Nato a Sortino (Siracusa) l'8 dic. 1861 da Benedetto e da Nunzia Gentile, fece gli studi universitari a Palermo, dove allora vigeva una rispettabile tradizione antichistica, [...] parte dell'opera propria, una fonte e una materia sostanzialmente trascurate (se non da K. J. Beloch fra noi e da C. Jullian in sua attività di studioso, sempre più incline al conformismo accademico-politico, abbia tenuto fede a questo programma ...
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BONAPARTE, Paolina (Maria Paola)
Fiorella Bartoccini
Nacque ad Ajaccio il 20 ott. 1780, da Carlo e da Letizia Ramolino. Era la più bella e la più gaia della famiglia e crebbe prediletta e viziata; particolarmente [...] noiosa monotonia di un'esistenza ritmata solo dal conformismo sociale e dallo zelo religioso. E presto cominciò rien à me mettre" aveva scritto desolata (Fleuriot, p. 239), ma non si trattava di affrontare solo un problema di guardaroba: se ne erano ...
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borghesia
Massimo L. Salvadori
La classe che ha guidato la modernizzazione economica
Il termine borghesia ha origini medievali. Fu infatti nell'Alto Medioevo che si iniziò a parlare di borghesi ‒ dalla [...] e del capitalismo industriale e finanziario. In America, che non aveva conosciuto il potere della nobiltà, la borghesia costituì fin è il portatore di una mentalità caratterizzata dal conformismo, chiusa nella sfera del particolare, antieroica, sorda ...
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Vittoria, regina di Gran Bretagna e Irlanda
Massimo L. Salvadori
Un’imperatrice potente e rispettabile
Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda dal 1837, e imperatrice delle Indie dal 1876 [...] denominata età vittoriana. Questa età, ricca di innovazioni, non è perciò riducibile alla mentalità moralistica della sua classe di trasmettere al paese un messaggio e un invito a conformarsi a principi di stretta moralità. A lui si deve anche ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] delle condizioni, favorisca irrimediabilmente, attraverso un conformismo di massa, il sorgere di un governo (quest'ultima opera, il cui titolo avrebbe dovuto essere La Révolution, non vide mai la luce per la vastità e le difficoltà del compito ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] maggior parte dei casi, si sono trasformati, una volta conquistato il potere, in regimi di oppressione e di conformismo. Per non parlare del caso più frequente nelle vicende che hanno portato al crollo dell'impero sovietico e alla disintegrazione ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] possono non limitare e rimpicciolire sempre più il ruolo dell'individuo, dell'iniziativa individuale, della cooperazione spontanea delle energie individuali. Di qui la grigia uniformità e il conformismo che caratterizzano sempre più le grandi società ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] presenti nella devozione barocca, l'attrizione - il pentimento delle colpe, cioè, non per consapevolezza dell'errore, ma per timore della pena eterna -, il conformismo religioso che allontanava da un'adesione profonda alle verità di fede. Infine ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] degli anni Cinquanta, agli studi sulla storia del movimento operaio inglese (in cui si avverte l’ispirazione della sinistra nonconformista di Gino Bianco), alle ricerche d’archivio sulla storia di Genova. Da una matrice letteraria e storicista – se ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio...
conformita
conformità s. f. [dal lat. tardo conformĭtas -atis]. – 1. L’essere conforme, corrispondenza, somiglianza: c. di gusti, d’idee fra due persone; c. di un risultato alle previsioni; la giustizia consiste nella c. dell’intelletto e...