GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] precipitato con il suo aereo (dal Giornale: "Enrico, tu non eri mio fratello, ma la parte migliore e più cara di (raccontati con una epicità dissonante rispetto all'ottuso conformismo dei viaggiatori), sia nei racconti di tema sentimentale o ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] razionalismo e del giusnaturalismo; ma, se anche li aveva letti, non se ne trova traccia - nel passato e meno ancora a partire popolazione e soprattutto il futuro ceto dirigente al massimo conformismo (tra l'altro un peso importante era attribuito ai ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] lo sdegno ne poté più del disprezzo e della dignità, e non potei fare a meno di sciupare questi poveri versi nell'infamia di perfetto del verbo "pensare"), sul torpido e inerte conformismo dei laudatores temporis acti; il celeberrimo Brindisi di ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] e funzionari - con la classe dirigente prelatizia e nobilesca. Pur nel dominante conformismo i "frondisti" dell'Impero avevano bene appreso certi metodi per non applicarli nella nuova situazione venutasi a maturare durante la Restaurazione: sicché ...
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BRUSONI, Girolamo
Gaspare De Caro
Assai controverse sono le notizie intorno alla famiglia, alla nascita e ai primi anni del Brusoni. La versione più probabile lo dice nato nel 1614 a Badia Vengadizza, [...] ad un opportunistico ritorno su posizioni di conformismo ipocrita del Brusoni.
A definire la posizione ambasciatore spagnolo a Venezia per una revisione degli accordi del 1635. Purtroppo non è dato sapere di più su questo episodio e sulle ragioni che ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] con le posizioni dei giovani milanesi e aprì il processo contro il "ritorno all'ordine" del fascismo, conformista del quieto vivere. Il problema non era più soltanto quello dell'incomprensione del pubblico per l'arte moderna, che ancora animava i ...
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CECCHINI, Pier maria
Ferdinando Taviani
Nacque a Ferrara il 14 maggio 1563. Fu uno dei più eminenti attori di professione del suo tempo. Particolarmente noto per il tipo comico di Fritellino che era [...] uno spettacolo verisimile e ben architettato rischierà poi di sboccare nel conformismo (cfr. Apollonio, St. d. teatro ital., III, p , se è vero quel che dice F. Bartoli, che morì nel 1645, non si hanno notizie.
Fonti e Bibl.: Le lett. del C. e di ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] e alla limpidezza del pensiero.
Il crocianesimo del B. non va al di là di questa lezione di ordine mentale e società libere, sempre minacciate dai cedimenti della libertà e dal conformismo, hanno bisogno di ridere di se stesse. Invece, constatava ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] pubblico teatrale dominato dall’ignavia del nuovo conformismo o dall’inerzia delle antiche convenzioni, è le tentazioni dell’azione e della consolazione espressiva.
Unico per altezza se non per grandezza, Bene è stato definito da Cesare Garboli (in Il ...
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D'ANDREA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Ravello (presso Amalfi), dove la madre si era ritirata in seguito a difficoltà economiche, il 24 febbr. 1625 da Diego, avvocato in Napoli, di buoni natali [...] 'accademia di Camillo Colonna, dove s'illustrava una nuova filosofia "non gran fatto molto dissimile da quella che oggi chiamano atomista", vi apprese a respingere il conformismo della dominante cultura ecclesiastica ed il tenace scolasticismo che la ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio...
conformita
conformità s. f. [dal lat. tardo conformĭtas -atis]. – 1. L’essere conforme, corrispondenza, somiglianza: c. di gusti, d’idee fra due persone; c. di un risultato alle previsioni; la giustizia consiste nella c. dell’intelletto e...