CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] più solidi argomenti per la dimostrazione della sua tesi, dimostra non solo che il C. non derivi da quello la sua teoria, ma che, più ideologiche. Ma il disimpegno e il conformismo della produzione letteraria dovettero alienare dallo scrittore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] 1863 sposò a Napoli Maria Teresa Testa dei baroni Arenaprimo, dalla quale non ebbe figli. Del 1869 è il Saggio critico sul Petrarca, frutto Controriforma, inchiodata alla repressione religiosa, al conformismo, al gesuitismo ipocrita e retorico, dava ...
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LANINO, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque tra il 1509 e il 1513 da Enriotto "de Lanino", tessitore in Vercelli, e da Marchetta (Romano, 1985, p. 13). Non si conosce il luogo di nascita, che potrebbe [...] di una scolastica imitazione dei modelli gaudenziani, in questo caso il Compianto della Galleria Sabauda: un conformismo spiegabile non solo con l'impegno tridentino del nuovo vescovo Pier Francesco Ferrero, ma anche col dominante gusto conservatore ...
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Nacque a Forlì il 16 sett. 1841 da Carlo e da Francesca Ghinassi. Affidato dopo la morte del padre a uno zio di sentimenti ultraliberali, Gaetano Ghinassi, il F. visse un'adolescenza tranquilla fino al [...] conformismo. Quando aveva quindici anni, infatti, la famiglia, di condizione molto agiata, lo collocò in un collegio tra i F. era potuto sembrare ad alcuni un siluro contro il suo governo la cosa non ebbe seguito e il 4 dic. 1908 il F. votò con i 297 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ettore Pais
Antonino Pinzone
Ettore Pais fu una delle figure dominanti nella storiografia del tardo Ottocento e del primo Novecento e, considerato che Karl Julius (Carlo Giulio) Beloch privilegiò la [...] sua ricostruzione storica», Pais si diede a ripetere quelle idee fino alla noia, calamitando dure accuse di piatto conformismo, se non di servilismo nei confronti del regime (Gabba 2003, p. 1017).
È significativo che le tarde edizioni o riedizioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Firpo
A. Enzo Baldini
È stato senza alcun dubbio uno dei grandi maestri della storia del pensiero politico, e non solo per la sua indefessa attività di studioso e di organizzatore di cultura, [...] Ragguagli di Parnaso e altri scritti minori, nella quale Firpo non solo rivedeva in maniera marcata i due volumi curati da pervasa nel contempo di fremiti innovatori e di piatto conformismo: l’età della Controriforma.
La riflessione su Campanella ( ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] così (indirettamente) l'operazione dello Zito attraverso la cui maschera mimava un C. più accademico, romanzesco e conformista.
Ma lo Zito non era forse la "maschera" teatrale e pedantesca ("Graziano", per l'appunto) del C., che per gioco letterario ...
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MAFAI, Miriam (propr. Maria). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1926. Il padre Mario fu un importante pittore, membro e animatore della Scuola romana. La madre, Antonietta (Antoinette) Raphaël, ebrea [...] rapporto di Miriam con il partito, pur nella piena adesione, fu sempre l'assenza di rigidità e di conformismo. Essere comunista per lei non aveva niente di teorico, ma significava aderire a un progetto di modernizzazione e di libertà. Aveva un ...
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FONTANA, Lucio
Alessandra Ponente
Nacque a Rosario di Santa Fe (Argentina) il 19 febbr. 1899 da Luigi e Lucia Bottini, argentina ma di una famiglia di origini italiane.
Il padre, nativo di Comabbio, [...] che, pur non opponendosi, in molti casi, al regime, rifiutavano il retorico conformismo della cultura figurativa palazzo della Luce e dell'Elettricità per l'E42 di Roma (non realizzato) ed eseguì un bassorilievo raffigurante un gruppo di Vittorie sul ...
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FERRARI, Ettore
Anna Maria Isastia
Nacque a Roma il 25 marzo 1845 da Filippo e da Maria Luisa Pasini, discendente da una nobile famiglia fiorentina. Secondogenito di quattro figli, la sua formazione [...] sulla compassata sintassi purista voleva essere una forma di ribellione all'accademismo e al conformismo papalino. La soluzione da lui adottata, tuttavia, non modificava il concetto purista ma semplicemente lo disturbava: le capigliature sottili e ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio...
conformita
conformità s. f. [dal lat. tardo conformĭtas -atis]. – 1. L’essere conforme, corrispondenza, somiglianza: c. di gusti, d’idee fra due persone; c. di un risultato alle previsioni; la giustizia consiste nella c. dell’intelletto e...