CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] in positivo - con Apollinaire - come opposizione al conformismo ortodosso in nome di un razionalismo volteriano) è stato 1781: "Dopo l'epoche tartare dei Gengiscani e dei Tamerlani non offre la storia esempio alcuno de' sì rapidi e vasti progressi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] già riconosciuta, la legislazione non può più riguardare il matrimonio se non come un contratto civile; altrimenti il cittadino non avrebbe la libertà di essere nonconformista (p. 81).
«La libertà di essere nonconformista»: in questa espressione si ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] . Castellini, Firenze 1911, p. 153).
"La borghesia di lavoro non ha avuto tempo e modo di assumere essa direttamente la direzione o quanto protesse i giovani della fronda fascista dal tetro conformismo dei professori di regime - come Widar Cesarini ...
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PISACANE, Carlo
Carmine Pinto
PISACANE, Carlo. – Nacque a Napoli il 22 agosto 1818 da Gennaro, duca di San Giovanni, e da Nicolina Basile de Luna, secondogenito di tre figli.
Apparteneva a un’antica [...] Abruzzi, mostrando un carattere deciso e privo di conformismo.
Nell’ottobre 1846 fu accoltellato mentre rientrava Un movimento che sarebbe diventato visibile nell’estate del 1860, ma che non era in grado di ribaltare da solo i rapporti di forza con ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] l'allora sperimentale corso di storia dell'arte, R. Longhi.
"Non sapevamo di ascoltare una specie di rivoluzionario, ma chi fra noi lo e della sensibilità personali, in anni di spaventoso conformismo culturale, appaiano avventati" (Leonelli, 1994, p ...
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GNOLI, Domenico
Claudio Zambianchi
Nacque a Roma il 3 maggio 1933 da Umberto, storico dell'arte, e da Annie de Garrou, ceramista, primo di due figli (la sorella, Marzia, nacque l'anno successivo).
Iniziò [...] riconosceva tuttavia che l'"ordine" e il "conformismo" dei disegni dello G. nascondevano una vena autoironica de Garrou Gnoli), Milano 1985; E. Torelli Landini, D. G., o"dell'arte non eloquente", in Bollettino d'arte, LXXI (1986), 35-36, pp. 111-117; ...
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DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] e la vivacissima polemica nei confronti del conformismo della borghesia italiana di quegli anni, le Il Popolo, che in breve tempo divenne il vero portavoce del partito, anche se non ne fu, all'inizio, l'organo ufficiale. Lo diverrà solo il 9 ott ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] 'antico: "Didymus Taurinensis") e la poesia in ultima analisi trascendesse l'empirismo e il conformismo della tradizione accademico-classicistica.
Certo il plurilinguismo del C. non fu mai un'attività fine a se stessa e pratico-erudita, come fu del ...
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GARZONI, Tomaso
Ottavia Niccoli
Nacque nel marzo 1549 a Bagnacavallo, in Romagna, nello Stato pontificio, da Pietro e Altabella Lunardi, di condizioni economiche modeste ma in grado di provvedere all'educazione [...] , per quanto di seconda mano. Dissimulazione e conformismo appaiono insomma in G. andare di pari passo nota in margine a esso, venne composta in polemica contro un "gallo" non nominato che aveva "morso" il G.: si trattava in realtà del letterato ...
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Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...] il rapporto di amicizia è quello all'interno del quale l'invidia non può attecchire.
Tra gli illuministi si afferma l'idea che l'invidia base dell'invidia, arriva a spiegare fenomeni come il conformismo e alcune forme di conflitto - l'autore propone ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio...
conformita
conformità s. f. [dal lat. tardo conformĭtas -atis]. – 1. L’essere conforme, corrispondenza, somiglianza: c. di gusti, d’idee fra due persone; c. di un risultato alle previsioni; la giustizia consiste nella c. dell’intelletto e...