CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] all'area toscana e il C. non sipone certo il problema dei volgari non toscani. La controversia tra senese e fiorentino èrisolta con un'oculata moderanza compromissoria che nasconde un certo conformismo e poca chiarezza, storicamente comprensibile, su ...
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TENCO, Luigi
Marco Santoro
– Nacque a Cassine (Alessandria) il 21 marzo 1938, secondogenito di Teresa Zoccola (1906-1977) e di Giuseppe Tenco (1899-1937), in una famiglia della piccola borghesia rurale [...] tempo, come singoli a 45 giri):
«Le mie canzoni vanno viste non tanto nel quadro della musica leggera o da ballo, quanto in quella della Infatti, io penso che al di là di un eccessivo conformismo nei testi poetici, al di là di fatture musicali più o ...
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TASSI, Agostino
Patrizia Cavazzini
Nato a Roma da Domenico, di professione pellicciaio, e dalla moglie Angela Cenzini di Perugia, fu battezzato al fonte di S. Pietro il 3 agosto 1578. Il vero cognome [...] abitava in zona, nella parrocchia di S. Maria in Via, non lontano dalla strada del collegio dei Maroniti, dove viveva Nicolas V (1876), pp. 193-223; T. Pugliatti, A. T. tra conformismo e libertà, Roma 1978; Artemisia Gentileschi / A. T. Atti di un ...
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MARIA MADDALENA d’Austria, granduchessa di Toscana
Nacque a Graz il 7 ott. 1587 (Arch. di Stato di Firenze, Mediceo del principato, 6068, c. 123r; Pieraccini, p. 345). Il padre, Carlo II d’Asburgo, [...] di spettacoli teatrali e musicali. Nonostante il suo conformismo religioso e l’acquiescenza verso la Curia pontificia, trattava probabilmente di un edema polmonare, che il suo medico personale non riuscì a curare.
M. morì a Passavia il 31 ott. 1631 ...
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LUCINI, Gian Pietro
Giuseppe Zaccaria
Nacque il 30 sett. 1867 a Milano, nella casa in cui aveva abitato C. Correnti, da Ferdinando Augusto e da Luigia Crespi, originaria di Busto Arsizio.
La casa del [...] per tale la consapevole esibizione e rivendicazione di una poetica, non solo un'adesione istintiva e marginale, come nel caso di rivolte a D'Annunzio erano quelle secondo cui "il conformismo e il superlativo si fondevano nella retorica: cioè nella ...
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MAZZOLARI, Primo
Carlo Felice Casula
– Nacque a Boschetto, frazione di Cremona, il 13 genn. 1890, da Luigi e Grazia Bolli.
Il padre, un contadino piccolo affittuario, per mantenere la numerosa famiglia [...] prima compiuta impresa letteraria, un’idea forte del M.: la Chiesa non è solo e tanto la societas perfecta, quanto un’istituzione e culturale, politico e religioso.
Pur nel periodo di diffuso conformismo e di chiusura del tardo pontificato di Pio XII, ...
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BUCCHI, Valentino
Liliana Pannella
Stefano Ragni
Nacque a Firenze il 29 nov. 1916. Il padre, Guido' suonava il corno in orchestra, la madre, Isolina Baccani, il violino. Conseguì la laurea in filosofia [...] manifesta nella sua creatività e libertà da ogni tipo. di conformismo, di retroguardia o di avanguardia che sia. Libertà che semplicità di certa sua musica "in grandissima parte a due voci, non di rado a una voce sola" T. D'Amico, Il contrabbasso ...
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DE SANCTIS, Giuseppe
Rossella Leone
Figlio di Cesare, appassionato di arte e di teatro, e di Caterina, nacque a Napoli il 21 giugno 1858. Giuseppe Verdi, con il quale il padre era in rapporti di amicizia, [...]
La pittura del D. si orientava così verso un conformismo pittorico di buon mestiere, gradito al pubblico borghese e Haité e che i repertori dicono destinato alla Galleria di Melbourne, non è lì rintracciabile (ibid., p. 218, Thieme-Becker).
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] come Rota Romana (l’unico dicastero della S. Sede che non contemplava, al suo interno, la presenza di cardinali). Il sforzarsi di far coincidere al massimo il typos (la costanza, la conformità) con il kayros (il singolare, il nuovo)» (Il Vangelo ...
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FRACCHIA, Umberto
Riccardo D'Anna
Nacque a Lucca il 5 apr. 1889 da Francesco e da Gemma Scerni. Dal padre piemontese, ufficiale di cavalleria, ereditò il riserbo e lo "scrupolo del lavoratore" mentre [...] nazionale-popolare per andare al popolo e non solo "materialmente"". Anche a voler far salva l'osservazione tal quale, va tuttavia riconosciuta al F., e in questo ingiusta pare invero l'accusa di "conformismo", quel senso di apostolato delle lettere ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio...
conformita
conformità s. f. [dal lat. tardo conformĭtas -atis]. – 1. L’essere conforme, corrispondenza, somiglianza: c. di gusti, d’idee fra due persone; c. di un risultato alle previsioni; la giustizia consiste nella c. dell’intelletto e...