Scrittore inglese, nato presso Bingham nel Nottinghamshire il 4 dicembre 1835, da padre ministro della chiesa anglicana e figlio d'un altro ecclesiastico, Samuel, che salì alla dignità episcopale e fu [...] primo apparire (1872): è Erewhon, classica satira del conformismo vittoriano in religione, scienza e moralità. Erewhon (palindromo si dimostra uno dei pochi stranieri che abbiano saputo apprezzare non solo l'arte e il paese, ma anche il carattere ...
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Scrittore tedesco di origine polacca, nato a Łódź il 30 settembre 1937 e morto a Sieseby (Schleswig-Holstein) il 14 marzo 1997. Di famiglia ebrea, crebbe nel ghetto della sua città occupata dalle truppe [...] protagonista Aron Blank, pur avendo assunto una nuova identità, non riesce a dimenticare il passato e finisce con il perdere 'identità, e dell'avversione a un regime che innalza il conformismo a regola di condotta. Nel 1994, sul tema controverso dell ...
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Kim Il-sung
Paolo Santangelo
Uomo politico coreano, nato il 15 aprile 1912 a Magyŏngdae, non lontano da P'yŏngyang, in una famiglia di origine contadina.
Secondo la storiografia ufficiale della Corea [...] marcia'', si diressero verso il fiume Yalu e il monte Paektusan. Non è chiaro se K. sia rimasto lungo i confini coreani sino al culturale del paese, creando alla lunga un clima di conformismo, di cui emblematica è la designazione a successore di ...
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MALIPIERO, Gian Francesco (XXII, p. 22)
Leonardo Pinzauti
Compositore e musicologo, morto a Treviso il 10 agosto 1973. Pochi musicisti, anche fra i più illustri, sono riusciti a sopravvivere al tramonto [...] (fra i quali Stravinski, Falla, Schoenberg, Casella, ecc.), non ha mai dato l'impressione di aderire a mode e a che anche la fantasia di M. risentisse del grigiore e del conformismo politico di quegli anni. Dal dopoguerra fino a Don Tartufo ...
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Scrittrice italiana, morta a Parigi il 14 novembre 1997. Legata agli ambienti culturali antifascisti, diresse fino al 1948 la rivista Mercurio. Collaborò inoltre a numerosi giornali e periodici.
Motivo [...] un riesame della sua esistenza, giungendo alla conclusione che non vi è possibilità di uscire dai ruoli 'tradizionali' imposti personale, allargò l'indagine all'intera società denunciandone il conformismo e la mancanza di ideali; in esso l'attenzione ...
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Pittore, nato a Roma il 7 marzo 1900. Laureatosi in giurisprudenza, si è dedicato completamente alla pittura, imponendosi, dopo un soggiorno parigino, tra il 1927 e il 1933, nell'ambiente artistico italiano [...] , con altri, della Scuola romana. Reagì vivacemente al conformismo imperante in quell'epoca ricercando nel colore, anziché nel indirizzarlo verso una ricerca astratta. La sua prima mostra non figurativa è del 1950 (Roma, Galleria del Secolo).
Benché ...
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Scrittore danese, nato a Ribe il 25 agosto 1901. Scenografo a Parigi e a Londra prima, poi al "Reale" di Copenaghen. Esordì nel 1935 con una commedia Melodien der blev vaek ("La melodia perduta"), dove [...] bambina") rincrudì il tono della sua polemica contro il conformismo della borghesia danese. Nel 1939 ottenne un trionfo col nuvola", 1947; Vetsera blomstrer ikke for enhver, "Vetsera non fiorisce per ognuno", 1950; Den blå Pekingeser, "Il pechinese ...
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WOUK, Herman
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Romanziere americano, nato nel Bronx, New York, il 27 maggio 1915. Ha studiato presso la Columbia University e ha poi lavorato per sei anni alla radio. Insegna [...] successo è certo da ascrivere soprattutto al consumato mestiere del W.; ma sarebbe errato negargli una non volgare sensibilità; il suo stesso conformismo finisce con l'avere, a parere di qualcuno, forza anticonformista.
Opere: Aurora Dawn, New York ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] razionalismo e del giusnaturalismo; ma, se anche li aveva letti, non se ne trova traccia - nel passato e meno ancora a partire popolazione e soprattutto il futuro ceto dirigente al massimo conformismo (tra l'altro un peso importante era attribuito ai ...
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Società di massa
Luciano Pellicani
Massa, uomo-massa, società di massa
Le ricerche sui gruppi i cui membri agiscono in modo simile pur non essendo i gruppi medesimi strutturati hanno fatto emergere [...] che, di conseguenza, è un essere la cui struttura mentale non è più intessuta di concetti, bensì solo di immagini.
Ancora di quel tipo antropologico - l'uomo-massa - conformista, passivo e ipermanipolabile che tante apprensioni ha suscitato sin ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio...
conformita
conformità s. f. [dal lat. tardo conformĭtas -atis]. – 1. L’essere conforme, corrispondenza, somiglianza: c. di gusti, d’idee fra due persone; c. di un risultato alle previsioni; la giustizia consiste nella c. dell’intelletto e...