GONZAGA, Luigi
Massimo Marocchi
Nato nel 1745 a Venezia da Leopoldo e da Elena Medini, fu l'ultimo discendente in linea diretta dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere.
Signori d'un minuscolo feudo [...] ritiene addirittura che il Gonzaga da lei sposato non fosse Luigi. Su questo non fanno luce nemmeno le sue Lettres sur l' animato da un ideale di vita senza pregiudizi, ignoranza, conformismo, da un atteggiamento di curiosità di fronte alla vita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il richiamo all’immediatezza dell’esperienza interiore è il punto di partenza della [...] dunque “riprendere possesso di sé, ricollocarsi di nuovo nella pura durata” e non agire per il mondo esterno, obbedendo alle regole imposte dal conformismo sociale.
Il Saggio appare insomma ancora dominato dalla filosofia della coscienza di matrice ...
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MARTORELLI, Giacomo
Pasquale Matarazzo
– Nacque a Napoli il 10 genn. 1699, ultimo di quattro figli, da Tommaso e Orsola de Vivo, «onesta gente e bastantemente di beni di fortuna fornita» (Orlando, p. 5). [...] clima pastorale caratterizzato da «angusti criteri e rigido conformismo» (De Maio, p. 28), che faceva da in Napoli ed i secondi furono gli Euboici (ibid. 1773). I volumi non riportano nel frontespizio il nome del M., ma quello di un suo allievo, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rapporto tra musica e politica ha avuto i suoi prodromi con il wagnerismo alla fine [...] Qui il legame tra musica e razza è tale che tutto ciò che non è “tedesco” deve essere espunto. In Italia invece tale nesso è con difficoltà a proporre le loro opere, spesso costretti al conformismo, come è il caso pure di Eisler, per tanti aspetti ...
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PANFILO, Pietro
Alessandro Pastore
PANFILO, Pietro. – Nacque presumibilmente nel primo decennio del Cinquecento.
La famiglia, originaria di Gubbio, si era distinta già nel Quattrocento nell’esercizio [...] le opinioni critiche dello scrivente verso il conformismo e le doppiezze della vita religiosa del suo Biferali - Firpo, 2007, p. 164); in ogni caso, per prudenza, non aveva scritto alla Cibo e aveva lasciato la sua abitazione a un servitore, ...
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ROSSETTI, Cesare
Marco Simone Bolzoni
– Pittore e mosaicista, fu figlio di un Giacomo, anch’egli pittore, il cui nome compare in relazione a quello del figlio in un documento di battesimo (Vodret, 2011, [...] 1995, I, p. 294 [196]).
La mano di Rossetti non è stata identificata in alcuno dei molti dipinti dei cicli sistini, di H. Röttgen, Roma 1973, p. 54; T. Pugliatti, Agostino Tassi fra conformismo e libertà, Roma 1978, pp. 62 s.; J.A. Gere - Ph. Pouncey ...
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Ugo Foscolo, Opere: Avvertenza
Franco Gavazzeni
La scelta dei testi qui raccolti è dovuta al proposito di definire l'immagine dell'opera foscoliana quale essa apparve agli occhi dei suoi contemporanei. [...] ambiente, quello appunto lombardo, dotato di speciali caratteri. Quanto finalmente importa non è già il vistoso dissenso in cui si pongono, ai due estremi, quanto più sembrava incombere il trionfante conformismo. Ma radicalizzarla e difenderla voleva ...
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Francoforte, Scuola di
Espressione con cui si indica un gruppo di intellettuali tedeschi riuniti intorno all’Istituto per la ricerca sociale, (Institut für Sozialforschung), fondato a Francoforte nel [...] e che esso «è repressivo in tutte le sue varianti», ossia non solo nella forma fascista ma anche in quella comunista, che anzi nelle società democratiche: le sue caratteristiche sono il conformismo morale, la cieca subordinazione all’autorità, l’odio ...
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DA POS, Valerio
Giovanni Scarabello
Nacque a Carfon, frazione di Forno di Canale (ora Canale d'Agordo), valle del Biois (prov. di Belluno), territorio della Repubblica veneta, il 13 maggio 1740 da Giovanni [...] un posto da garzone apprendista presso un mastellaio. "Il mestiere non mi piaceva, si sa che li garzoni sono una specie di con gli atteggiamenti filonapoleonici del Foscolo, con il conformismo del Monti, con la meschinità da voltagabbana del ...
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CROSTAROSA, Maria Celeste
Jean-Michel Sallmann
Nata il 31 ott. 1696 a Napoli, nell'ambiente della borghesia giudiziaria, che s'impose nella società meridionale fra la fine dei XVII e gli inizi del XVIII [...] di rivendicare una santità che trovò una concreta espressione solo nella creazione di un ntiovo istituto. Ancora una volta non fece che conformarsi all'immagine che la società si faceva della monaca santa. L'istituto del quale stese le regole e che ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio...
conformita
conformità s. f. [dal lat. tardo conformĭtas -atis]. – 1. L’essere conforme, corrispondenza, somiglianza: c. di gusti, d’idee fra due persone; c. di un risultato alle previsioni; la giustizia consiste nella c. dell’intelletto e...