CHIAROMONTE, Nicola
Piero Craveri
Nacque il 12 luglio 1905 a Rapolla (Potenza) da Rocco e da Anna Catarinella. Di famiglia cattolica osservante - il padre medico ed antifascista -, il C. iniziò gli [...] qui la riflessione che "il fascismo è il morbo più grave, non il vero e serio problema del mondo contemporaneo: veri e seri sviluppa il tema della violenza, più tardi ripreso nel saggio su Tolstoj, Violenza e nonviolenza, in Tempo presente, agosto ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] "la pressione amministrativa del governo Giolitti e la violenza dei mazzieri e della polizia" avevano impedito di eleggerlo ., pp. 376-378).
Dal canto loro, le vecchie classi dominanti non erano in grado di indicare al paese una via che gli evitasse ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] in lotta per la terra e per le ricchezze. Il popolo, che prima desiderava soltanto di non essere oppresso, poi desiderò anche le «sostanze» dei patrizi; questi le difesero con la violenza, fino al punto in cui le due parti si diedero dei «capi» e si ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] altri versi sullo scenario mediterraneo. Il problema della violenza, quella interna e quella internazionale, fu un Moro, in cui il successo del PCI col 34,4% era atteso, ma non una così netta ripresa della DC, che risalì al 38,7%.
Le elezioni fecero ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] riduce a un’arida resa dei conti con il bilancio in pareggio, se l’altro non la fa anche sua» (p. 148).
Riprese a scrivere sulle donne nel 1977, sul fine vita, tossicodipendenze, carcere, violenza sessuale – ricoprendo un ruolo leader nella ...
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MAGNAGO, Silvio
Hans Heiss
(Silvius)
Le origini
Nacque a Merano il 5 febbraio 1914 da Silvio e da Helene Redler, secondogenito tra Maria, nata nel 1913, e Selma, nata nel 1916.
Il padre era nato a [...] aveva sempre respinto con fermezza ogni forma di violenza e oltranzismo, confidando nel dialogo e nella contro Magnago per la presidenza del Partito e ottenne – pur non riuscendo a spiazzare l’antagonista – un risultato di tutto rispetto ...
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PERTINI, Alessandro
Umberto Gentiloni Silveri
PERTINI, Alessandro (Sandro). – Nacque a San Giovanni, frazione del Comune di Stella (Savona), il 25 settembre 1896 da Alberto (1853-1908) e da Maria Muzio [...] Grande Guerra maturò una profonda avversione verso la violenza che lo caratterizzò nelle fasi successive della l’incarico a un laico, il repubblicano Ugo La Malfa, che non riuscì nel suo intento per i veti incrociati della Democrazia cristiana (DC ...
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MACRELLI, Cino
Corrado Scibilia
Nacque a Sarsina, nell'Appennino forlivese, il 21 genn. 1887, da Goffredo ed Elisa Rossi. Laureatosi in giurisprudenza, intraprese la carriera di avvocato penalista. [...] per l'attività politica si esaurirono: oggetto di vari episodi di violenza, il M. decise di lasciare la Romagna e quando, dichiarato deputato il 9 nov. 1926, se ne dispose il fermo, non fu rintracciato e lo si dichiarò latitante. Condannato, il 30 ...
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DE MATTEI, Rodolfo
Luciano Russi
Nato a Catania da Eugenio e da Maria Sciuto Patti il 1ºgenn. 1899, e laureatosi in giurisprudenza nel 1922 nell'università catanese, fu il primo a conse, guire la libera [...] : individuo-Stato, autorità-libertà, morale-azione, giustizia-violenza. A questo rapporto che secondo il D. andava individuato , come scrivere vuol dire rivivere: atti nobili, ma non per questo meno soggettivi. Lo storico può al massimo ambire ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] di Firenze, I, pp. 287-289; Id., Forschungen..., I, pp. 42 s.). A Volterra, anche se non fu l'istigatore, B. non fece nulla per impedire le violenze fatte dal conte locale e dai suoi funzionari alla Chiesa di quella città (diploma di Enrico III per ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...