Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] religioso, capofamiglia, anacoreta o eremita (e mendicante), negli ultimi anni della vita. Il dharma, nel suo complesso, è quella nonviolenza nel pensiero e nelle azioni che avrà come esito il bene di tutti; il suo approccio è dunque umanistico e va ...
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Voce sanscrita che significa «non nuocere». Nella credenza religioso-filosofica degli Indiani rappresenta uno dei principi fondamentali della morale (variamente inteso nei vari sistemi, dal brahmanesimo [...] al giainismo, al buddhismo, all’induismo). È alla base della dottrina della nonviolenza proposta da Gandhi. ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] che prenda sul serio l'al di qua, una forma di cristianesimo che non releghi Dio ai margini della vita, ma lo collochi al suo centro.
c) afferma che in simili situazioni l'etica della nonviolenza può non essere l'ultima parola, la teologia della ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] Tale atteggiamento è comune nelle regioni di diffusione dell'induismo e del buddismo e corrisponde a un principio generale di nonviolenza (a-himsa in hindi) verso ogni creatura vivente. In India, il rifiuto di cibarsi di carne diviene più forte con ...
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Yoga
Cristiano Vittorioso
Lo yoga è una disciplina complessa, sviluppatasi nel corso dei secoli, che si occupa del benessere psicofisico dell'uomo e della sua crescita spirituale. Il vocabolo deriva [...] universali: la nonviolenza, il non dire il falso, il non rubare, l'astinenza sessuale e il non accumulare cose di cui non si abbia strumento di profonda mutazione personale. È ovvio, però, che non è possibile imparare un mantra da un libro; esso può ...
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Ecclesiastico battista e uomo politico statunitense (Atlanta, Georgia, 1929 - Memphis, Tennessee, 1968). Una delle figure più carismatiche della lotta contro la segregazione razziale, premio Nobel per [...] divenne elemento attivo della National association for the advancement of colored people, cui trasmise il metodo di lotta della "nonviolenza" di M. K. Gandhi. Pastore a Montgomery (Alabama) dal sett. 1954, egli fece della città uno dei centri più ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] tolleranza religiosa (purché la vita da loro praticata corrisponda in pieno ai precetti evangelici fra i quali anche la non-violenza, tutte le Chiese o tutti gli aggruppamenti che riconoscono come norma di vita i precetti di Cristo vanno riconosciuti ...
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Anabattista (n. Welsberg - m. sul rogo a Innsbruck nel 1536). A partire dal 1528, guidò l'emigrazione dei Tirolesi in Moravia; qui moderò i contrasti sorti fra le diverse comunità e correnti anabattiste, [...] ; ma, a differenza degli anabattisti di Münster, essi, seguendo l'insegnamento di H., non giungevano alla rivolta armata, abbracciavano anzi il principio della nonviolenza (anabattismo pacifico) e versavano puntualmente i tributi ai signori che li ...
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Attivista cattolica nord-irlandese (n. Belfast 1944). Di famiglia proletaria, dopo l'inizio del conflitto tra cattolici e protestanti (autunno 1968) si è dedicata alla predicazione della nonviolenza. [...] Nell'agosto 1976 ha fondato, insieme a B. Williams, l'organizzazione pacifista Women for Peace, subito ribattezzata Community for Peace People. Per le attività svolte in questo movimento le è stato attribuito, ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...