CONTARINI, Angelo
Gino Benzoni
Nato a Venezia da Tommaso di Giorgio e da Maria di Andrea Bembo il 26 giugno 1598, la sua figura - altrimenti sfuggente - è ricostruibile grazie ai tre reggimenti affidatigli [...] In realtà - anche se sotto i suoi colpi il banditismo arretra, anche se il suo rigore incute timore -, la violenzanon è stroncata, la delinquenza non è debellata.
Più credibile, invece, il C. quando, al di là dei vanti personali, addita le cause del ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] duro e spinoso campo della legalità; poiché la violenza e la guerra ci avrebbe in quella vece chiuse in casa e buttò giù affrettatamente, col cuore in tumulto e in non buone condizioni di salute, il pamphlet L'insurrection de Milan en 1848, ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] a forme di mobilitazione collettiva non immuni dal ricorso alla violenza. Di questo clima avevano approfittato XXIII (2002), 1, pp. 33-55, e da G. Scotti, Fiat, auto e non solo, Roma 2003. Un’analisi della crisi aziendale nel corso del 2002 è in G. ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] Banca d’Italia.
Rilievi critici al suo operato
L’azione da governatore non fu immune da critiche, anche severe. Graziani gli contestò l’idea che delle tensioni sociali che si manifestavano con violenza nelle città industriali, nelle periferie urbane ...
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BOSELLINI, Carlo
Antonio Rotondò
Nato a Modena il 6 maggio 1764 da Lodovico e Rosa Cioni, s'addottorò in giurisprudenza all'università di Modena nel 1786. Durante un viaggio in Francia e in Inghilterra [...] meno gravosa per i singoli e più redditizia per lo Stato; colpisce, non l'uomo che lavora e produce, ma l'uomo "in riposo" 1810. La polemica si protrasse fino al 1825 con particolare violenza: lo scritto più notevole con cui il B. intese confutare ...
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BALBANI, Tommaso
Gemma Miani
Nacque a Lucca il 30 apr. 1515, secondogenito di Francesco, mercante e patrizio lucchese, e di Maddalena Mei. Fu avviato da giovane alla mercatura nella ditta fondata dal [...] carattere del mercante lucchese, scoprendone una nota di violenza che si rinnoverà poi nel comportamento, del primogenito d'oro in oro, da pagare a Dole o a Grey in Borgogna, non lontano da Lione. La lettera di cambio, accettata da Matteo a Lione il ...
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CUTOLO, Teodoro
Michele Fatica
Nato a Napoli il 4 genn. 1862 da Carlo e da Antonietta Giannone, si formò nell'azienda paterna, una società di rappresentanza di prodotti agricoli e industriali con sede [...] più che dal discreto presidente Capuano. Tale impostazione comportò alcune pratiche ricorrenti, quali quelle di non rispettare accordi conclusi o di usare con violenza e come ricatto l'arma del licenziamento: tutto ciò all'interno di un quadro nel ...
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BERNARDINI, Martino
Francesco Sirugo
Nacque a Lucca il 2 febbr. 1487 da Martino e da Caterina, figlia naturale di Iacopo da Ghivizzano.
Del padre del B. si sa che, dopo avere avuto in gioventù "molti [...] "grande consortato" poggesco passarono alle vie di fatto, adoperando a fini di sovversione tirannica la violenza armata, la condanna del B. fu netta.
Il B. non si limitò tuttavia a condannare la sovversione, ma, sedata la rivolta il 12 luglio 1522 ...
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FOSCARINI, Nicolò Filippo
Paolo Preto
Nato a Venezia il 23 ag. 1732, da Alvise di Nicolò, del ramo di S. Stae, e Chiara Nani di Giovanni, percorse una tradizionale e fortunata carriera politica. Dopo [...] gli effetti di queste ingrate combinazioni", cedette alla violenza delle circostanze e capitolò (Tentori, pp. 167- patria, e di sana mente, ma di poco animo, e certamente non atto a sostenere tanto peso… pieno di spaventi e di pensieri sinistri ...
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PALMIERI, Giuseppe
Elena Riva
PALMIERI, Giuseppe. – Nacque a Martignano di Lecce il 5 maggio 1721, primogenito del marchese Carlo Antonio (1699-1762), da cui avrebbe ereditato il titolo, e della nobildonna [...] anno, a motivo di avere passivamente partecipato ad una violenza commessa dal suo reggimento» (Venturi, 1962, p. 1088 abbandona ai vizi del bere e del gioco […] Quanto alle donne, non vi è vizio di maggior danno, di conseguenze peggiori, più funeste ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...