L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] "centrale" o pilastro cosmico, che aveva la chioma ai confini col cielo e le radici nel mondo sotterraneo. Ogni nomo o distretto amministrativo aveva uno o più tipi di alberi ritenuti sacri: alcune piante crescevano all'interno del temenos dei ...
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molto
Riccardo Ambrosini
1. Attestato soprattutto come aggettivo (v. 2.) e avverbio di quantità (v. 5.), meno spesso come aggettivo sostantivato (v. 3.) e pronome indefinito (v. 4.), nelle opere in [...] umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande errore; If IV 61 e altri molti, e feceli beati (ma Pg XXIV 25 Molti altri mi nomò ad uno ad uno; nei primi due esempi m. è in rima, come molta in If XIV 25, Pg XXIX 13, e molti in Pd II 64 ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] -iggine (fuliggine), -igine (vertigine), -ineo (fulmineo), -logo (filologo), -mane (piromane), -metro (centimetro), -nomo (astronomo), -ognolo (amarognolo), -oide (celluloide), -pede (quadrupede), -istico (giornalistico), -itudine (altitudine), -sofo ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] Repubblica, una diversa partizione, e cioè un g. mimetico o drammatico (tragedia e commedia), un g. espositivo o narrativo (nomo, ditirambo ecc.) e un g. misto (l’epica, che unisce il g. drammatico ed espositivo).
La classificazione platonica passò ...
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TEBE
Giulio Farina
. La più grande e famosa città dell'antico Egitto (long. 32°,6, lat. 25°,7), da Θῆβαι secondo la chiamarono i Greci. La città sorgeva sulle due rive del Nilo in corrispondenza della [...] Tolomeo X Sotere II; venne espugnata nel 196 e 85 a. C. e raso al suolo l'abitato. La capitale del IV nomo dell'alto Egitto fu trasferita a Pathyris (Gebelēn); poi a Hermonthis (Armant). Neppure dei Romani subì tranquilla il dominio e Cornelio Gallo ...
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poi (pui; poi che)
Riccardo Ambrosini
1. Delle circa 600 ricorrenze di p., con una frequenza che, relativamente costante nelle singole opere nonostante puntuali oscillazioni (v. 4.1.), si aggira sullo [...] la posizione di p., XLIV 7 conven poi [" siccome conviene ": il sonetto riecheggia la maniera oscura di Dante da Maiano] voi laudar sanza far nomo, / è forte a lingua mia. Cfr. inoltre XLII 9, L 16 poi sol da voi lo suo soccorso attende, e 36; CII 4 ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] preceduto dalla preposizione a (o per) (➔ infinitive, frasi), ed in questo caso emerge un senso finale (31):
(30) Ei si nomò: due secoli,
l’un contro l’altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando [= come se aspettassero] il fato (Manzoni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] d’un altro amor», nella tragedia Adelchi del 1822; di Napoleone nel Cinque maggio, con quella vertigine dell’«Ei si nomò», che rapisce il Deus nominavit della Bibbia e lo ribalta nella bestemmia di un superbo che non riconosce la dipendenza della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] una variante spesso associata alla tesi generale, nata) secondo un principio convenzionale (o di accordo tra gli uomini, nomo o thesei); dall’altra c’erano coloro che ritenevano che le espressioni linguistiche rispecchiassero la natura delle cose ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] , -filo (zoofilo), -fobo, -fono (telefono), -gamo, -geno, -gono (poligono), -grafo, -logo (ancheologo), -mane, -metro (termometro), -nomo, -sofo (filosofo), -stato, -tesi (ipotesi), -ttero (chirottero); oppure quelli con secondo elemento in latino in ...
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nomo-
nòmo- [dal gr. νομο-, der. di νέμω nel sign. di «governare, reggere, regolare» (cfr. νόμος «regola, legge»)]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente (come nomoteta, nomologia, ecc.), nelle quali...
-nomo
[dal gr. -νομος o -νόμος, che ha lo stesso etimo del pref. nomo-]. – Secondo elemento, atono, di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, indicanti per lo più persone che esercitano le attività espresse dagli astratti...