Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] o] di o atona: ucr. hovoriti ‹hovorìti› «parlare», russo govorit´ ‹gavarìt’›; a livello morfologico, la forma in -ja del nominativo sing. neutro del paleoslavo in -je: pisannja «scrittura» da pisanje; la marca dell’infinito in -ti: hovoriti; la forma ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] desinenza particolare, ma per l'assenza delle desinenze che manifestano questi ultimi. In un'opposizione come, ad esempio, quella del nominativo plurale zæna e del genitivo plurale zæn si ha dunque a che fare con termini che si oppongono certo per ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] pac.
Per il Nyāya, invece, il significato principale della frase è quello denotato dalla forma che figura al nominativo. La desinenza verbale indica lo sforzo cosciente (kṛti) che caratterizza l'agente; ciò implica che l'agente sia necessariamente ...
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nominativo
agg. e s. m. [dal lat. nominativus, der. di nominare «nominare»]. – 1. agg. a. Che vale a nominare, che ha l’effetto di nominare; è com. soprattutto nell’espressione caso n. o, assol., nominativo s. m. (dal lat. nominativus [casus],...
nomina
nòmina s. f. [der. di nominare]. – 1. L’atto di nominare qualcuno, o il fatto di essere nominato, a un ufficio, a una carica: atto, decreto, lettera di n.; n. in prova, n. definitiva; carica di n. presidenziale, ministeriale, che viene...