Le società tra avvocati
Andrea Pasqualin
Con una norma inserita nella legge annuale per il mercato e la concorrenza del 2017 il legislatore è intervenuto sul tema dell’esercizio della professione forense [...] necessari requisiti e che la designazione del socio professionista sia effettuata dal cliente e, in difetto, che il nominativo venga preventivamente comunicato al cliente;
iv) la stipula di polizza assicurativa per gli eventuali danni;
v) le modalità ...
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latinismi
Bruno Migliorini
Non c'è bisogno di ricordare quale importanza abbia avuto durante i secoli l'arricchimento del lessico italiano (come del resto quello delle altre lingue europee occidentali) [...] non veggion tota); questa vice (XXX 18); al vostro vulgo (IX 36).
Anche la preferenza accordata alla forma del nominativo in parecchi latinismi sarà stata qualche volta suggerita dalla rima: draco, gurge, imago, muno, scorpio, sermo, temo, e poi ...
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Poteri sostitutivi in caso di inerzia della Pubblica Ammnistrazione
Laura Marzano
In una fase storica in cui la produzione normativa è incentrata su misure di semplificazione dell’attività amministrativa [...] sensi e per gli effetti del co. 9-ter. Tale soggetto, in caso di ritardo, comunica senza indugio il nominativo del responsabile, ai fini della valutazione dell’avvio del procedimento disciplinare, secondo le disposizioni del proprio ordinamento e dei ...
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accentuazione
Bruno Migliorini
. L'a. quale appare nell'uso dantesco coincide, salvo pochissimi casi, con quello che possiamo presumere fosse l'uso del suo tempo, e in grandissima parte ancora con l'uso [...] 'altra a., ma i riscontri qui additati ci consigliano di leggere palpèbra.
Discordano dagli esiti attuali, ma perché risalgono al nominativo anziché all'obliquo, i latinismi pièta, che è già in poeti anteriori (e nasce da pìetas con lo spostamento da ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] far grazia e amnistia per i soli delitti politici; per i delitti comuni l'amnistia non esiste in Grecia. Il governo è nominato dal presidente, su proposta del primo ministro e deve godere della fiducia della Camera; i ministri assumono, con la loro ...
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SICULI
Francesco Ribezzo
. Partendo dai dati tradizionali, in parte derivanti da elementi reali e di età protostorica, in parte tenacemente aderenti ancora in età storica a elementi topografici e demografici [...] di tema in -o (stainam, durom, velhom).
In uno dei due tegoli di Adernò s'individuano le parole reses, anires, probabile nominativo in -s o anche gen. sing. in -es di nomi proprî, ma questo non sappiamo se di tipo indoeuropeo o etruscomediterraneo ...
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URARTU (Urartu)
Giuseppe FURLANI
È il nome che gli Assiri davano al popolo e allo stato che fiorirono nell'Armenia antica dal 900 al 600 circa a. C. Un altro nome che gli Assiri adoperavano per designare [...] senza dubbio al ceppo linguistico della lingua hurrita o mitannica. Lo dimostrano la morfologia e anche il vocabolario. Il nominativo ha la desinenza -sh, l'accusativo invece -n. Il plurale si forma mediante la desinenza -we.
La religione degli ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] nota teoria (1884-1885, pp. 657-662) secondo la quale nelle rubriche resterebbe traccia del nome dell'autore in caso nominativo e del primitivo destinatario in caso dativo; mettendo insieme il dato del Palatino e le raschiature del Vaticano, Monaci ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] x, 1896; Ostia, Not. Scavi, 1953, 7; Année épigraphique, 1951, 51); ex officina col nome e faber (C.I.L., viii, 16533); nome al nominativo e ex oficina (Africa, C.I.L., 922); manu col genitivo del nome (Pannonia, C.I.L., iii, 10721).
La firma di una ...
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ossitono
Ghino Ghinassi
Nelle parole o., cioè accentate sull'ultima sillaba di origine latina, l'uso dantesco non presenta divergenze sostanziali dall'uso moderno. Si può osservare, tutt'al più, in [...] da Giovanni da Genova, per cui i grecismi che, in latino, allungano la penultima sillaba nei casi obliqui, hanno il nominativo ossitono. In questa stessa norma rientrano, passando ai nomi propri, le forme nominativali Fetòn, che rima con orizzòn (all ...
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nominativo
agg. e s. m. [dal lat. nominativus, der. di nominare «nominare»]. – 1. agg. a. Che vale a nominare, che ha l’effetto di nominare; è com. soprattutto nell’espressione caso n. o, assol., nominativo s. m. (dal lat. nominativus [casus],...
nomina
nòmina s. f. [der. di nominare]. – 1. L’atto di nominare qualcuno, o il fatto di essere nominato, a un ufficio, a una carica: atto, decreto, lettera di n.; n. in prova, n. definitiva; carica di n. presidenziale, ministeriale, che viene...