La fortuna di Gentile fuori d’Italia
Fabio La Stella
Senso, metodo e limiti della ricerca
La statura europea del pensiero di Giovanni Gentile è stata tematizzata da ottimi lavori di studiosi italiani [...] modo inconfondibile dalle altre posizioni filosofiche con le quali è legato o che lo precedono […] Agostino, i nominalisti, Descartes, gli empiristi inglesi, Kant-Fichte-Hegel possono essere facilmente riconosciuti come passaggi intermedi rispetto a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il Rinascimento e nella prima metà del Seicento la filosofia universitaria si [...] capo a due grandi famiglie: lo scotismo e il tomismo. Nessun ordine religioso fa proprio né l’albertismo, né il nominalismo, che – come scuole – scompaiono rispettivamente alla fine del XV secolo e negli anni Trenta del XVI. Al contrario, a partire ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] ma le sue dottrine filosofiche erano ampiamente diffuse e studiate. È a Oxford che Paolo maturò il netto rifiuto del nominalismo e l’adesione ai moduli tipici di quello che possiamo definire come il realismo oxoniense, che caratterizzano l’intera sua ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella filosofia scolastica l’origine delle forme dei corpi composti è uno dei problemi [...] del XIV secolo, come Walter Burley, ammettono l’esistenza fisica dei minima limitatamente alle sostanze organiche. I nominalisti, come Giovanni Buridano, sostengono che sotto un determinato limite di grandezza una sostanza (semplice o composta che ...
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Questo termine, fra i molti significati che ritiene nell'uso corrente - come di dote che rende gradito chi la possiede, di benevolenza e di favore che ne deriva, di beneficio che n'è l'effetto, di riconoscenza [...] Pietro d'Ailly e Marsilio di Inghem, e infine Giovanni Mayr ed Enrico di Oyta coi loro dissensi dal maestro del nominalismo, oltre il già menzionato Gregorio da Rimini, trascinato ben presto dal suo agostinismo all'altro estremo (cfr. K. Feckes, Die ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il tema della concordia universalis è molto caro a Pico, ed è in correlazione a tale [...] suppone regnassero all’Università di Parigi e alla curia romana. Non è infatti attestabile alcun rapporto stretto tra il nominalismo e Garsias, nel quale l’uso di alcuni strumenti concettuali propri della tradizione terminista si affianca al debito ...
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LOGICA MATEMATICA
Beppo LEVI
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. Logica matematica ovvero logistica o logica simbolica o algebra della logica o logica teorica o logica della matematica sono termini fra loro parzialmente equivalenti, [...] inglese, delle verità, indipendenti dall'ipotesi affatto irrilevante che esista una mente.
La tesi opposta - che si riattacca al nominalismo - appartiene invece ad altri pensatori, come G. Boole, e, fra i contemporanei, F. Enriques: la logica è lo ...
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È la terza città della Germania per numero d'abitanti (dopo Berlino e Amburgo; soltanto settima nel 1900) e il centro culturale e commerciale della Renania. È posta a 38 m. s. m., a 50°56′ N. e 6°57′ E., [...] dal 1314 fino alla morte, e Enrico Suso e Giovanni Taulero furono suoi discepoli: per una parte la polemica fra realisti e nominalisti vi ebbe uno dei suoi massimi centri, e per l'altra parte la mistica tedesca vi giunse alla sua più pura e più ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] 'è di nuovo e spontaneo nei fenomeni (v. Cohen, 1949).
Negli Issues of pragmaticism del 1905, la questione investiva i nominalisti, gli scienziati e i filosofi moderni che ammettono un solo modo d'essere, ‟l'essere del fatto individuale, che si cerca ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] filosofia cristiana fra l'uomo, con la sua personalità e la sua libertà morale, il mondo e la divinità. Il nominalismo di Guglielmo di Occam e dei suoi numerosi seguaci spezza i fondamenti del sistema, frantuma la gerarchia delle essenze e dissolve ...
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nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente alla categoria del nome inteso...
nominalismo
s. m. [der. di nominale]. – 1. Nella storia della filosofia, dottrina che considera i concetti generali e universali semplici nomi senza alcuna corrispondenza nella realtà oggettiva costituita tutta di individui: l’universale è...