teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] che su sé stessa. Le due componenti della parola t. sono ravvicinate solo per una sorta di decisione violenta.
Scotisti e nominalisti non sono i soli a impegnarsi in distinzioni e in ipotesi. I seguaci della scuola tomista, quali Capreolo o Caietano ...
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USSITISMO
F. M. BARTOS
. Movimento religioso che prende il nome da Jan Hus e che ha grande importanza nella storia politica e religiosa della Boemia.
Il movimento risale nei suoi primordi al movimento [...] quale non solo avvinceva a causa della sua arditezza molto più che la mite, opportunistica e relativista filosofia dei nominalisti tedeschi, ma anche si presentava come un'arma conveniente per combattere i rappresentanti di quest'ultima corrente che ...
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Tecnica
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Tecnica
sommario: 1. Il concetto di tecnica. 2. La tecnica come ambiente. 3. La tecnica in quanto sistema. 4. La tecnica in quanto mito. 5. La prevedibilità della [...] relazioni, che non sono mai di per sé evidenti, ma sempre e solo ipotizzate.
Ci troviamo inoltre dinanzi l'obiezione del nominalismo: il termine ‛tecnica' è bensì utile e comodo (una convenzione ci consente di capirci quando lo usiamo), ma a esso non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla filosofia del Medioevo Centrale
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È luogo comune che l’Europa conosca una [...] problema degli universali (già posto nell’alto Medioevo da Boezio) assume una posizione centrale nel dibattito tra realisti e nominalisti – e che ogni teoria contemporanea della conoscenza fa in fondo ancora i conti con quella antica ma non superata ...
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SCOTO ERIUGENA, Giovanni
Giuseppe Saitta
Giovanni, chiamato ora Scottus (Scottigena), ora Eriugena, ora Jerugena, nacque in Irlanda, molto probabilmente verso l'810. Onde il soprannome Eriugena pare [...] come microcosmo.
Il suo Dio, o l'Universale, non è il concetto generico in cui si attardavano realisti, nominalisti e concettualisti, bensì il reale originario, che contiene e produce il particolare compiendo un processo attraverso quattro successive ...
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SCIENZA (fr. science; sp. ciencia; ted. Wissenschaft; ingl. science)
Ugo SPIRITO
Rodolfo MONDOLFO
In senso lato, scienza si identifica con conoscenza, in un unico concetto di sapere, la cui analisi [...] o in senso aristotelico delle opposte esigenze dell'idealismo e dell'empirismo. Tutte le discussioni dei realisti e dei nominalisti intorno alla natura degli universali valgono, in effetti, a chiarire due diverse concezioni del problema del conoscere ...
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MASSAINI, Girolamo
Paolo Tinti
– Nacque intorno al 1460 da Francesco di Iacopo di Antonio, verosimilmente nel territorio di Poppi (presso Arezzo); il nome della madre è sconosciuto.
Poco è noto della [...] , ad Aristotele e alla filosofia scolastica a vantaggio del messaggio di Socrate e di Platone; la polemica contro i nominalisti e contro la teologia dispensata nelle piazze da filosofastri domenicani e francescani; la preminenza del concilio, in cui ...
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POSTULATO (lat. postulatum; gr. αἴτημα)
Federigo ENRIQUES
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Significa supposizione o domanda che si fa al principio dell'insegnamento della geometria o di altra scienza [...] questo campo (v. logica matematica) determinano due atteggiamenti opposti. Il primo di questi appartiene ai cosiddetti intuizionisti o neo-nominalisti (come L. E. J. Brouwer e H. Weil), che riescono a limitare rigorosamente al finito ogni costruzione ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] o come forme reali delle cose individuali: realismo), oppure sono solo immagini mentali, segni convenzionali e puri nomi (nominalismo) usati per comunicare? La polemica si ripeté, in forma moderna, alla fine dell'Ottocento tra gli psicologisti (come ...
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Gioberti, Vincenzo
Marcello Mustè
Filosofo e uomo politico, nato a Torino nel 1801 e morto a Parigi nel 1852. Da poco ordinato sacerdote, nel 1825 G. implorava papa Pio VII di concedergli «la facoltà [...] a un recupero della grandezza di M. (come, d’altronde, di Paolo Sarpi, in precedenza ascritto alla scuola del «nominalismo politico»). Di fronte al metodo dei gesuiti e alla loro «scienza profana», causa di uno «scisma innaturale e sofistico» tra ...
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nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente alla categoria del nome inteso...
nominalismo
s. m. [der. di nominale]. – 1. Nella storia della filosofia, dottrina che considera i concetti generali e universali semplici nomi senza alcuna corrispondenza nella realtà oggettiva costituita tutta di individui: l’universale è...