La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] di /j/ (bujo) o al posto di ‹ii› nei plurali dei nomi in -io (studj), che rimase solo in cognomi e in qualche toponimo.
alcune recenti innovazioni linguistiche (si pensi agli accorciamenti invariabili o alle sigle) non hanno mai sollevato problemi ...
Leggi Tutto
Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] Si hanno varianti ortografiche (come le scrizioni del plurale di nomi terminanti con le sillabe -cia e -gia precedute da che dà luogo alla formazione di una nuova classe di aggettivi invariabili (Durante 1981: 268).
Coinvolto in numerosi fenomeni è il ...
Leggi Tutto
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...