I ➔ numerali cardinali sono quasi tutti aggettivi, plurali e invariabili, compreso zero: sei bicchieri, ventiquattro ore, zero gradi. L’unico cardinale singolare è uno, che segue le regole morfosintattiche [...] teatrali (atto primo, scena prima). Secondo un uso meno frequente e più ricercato, gli ordinali usati per i secoli e per i nomi di re e papi possono adottare la forma del tipo decimo primo, ovvero composta da doppio ordinale per le decine e le unità ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] femminile, ma per alcuni casi anche maschile: la x ma il k). Di costante c’è solo il fatto che tutti i nomi delle lettere sono invariabili al plurale (la acca ~ le acca).
Le vocali ‹a, e, i, o, u› hanno per nome il suono che rappresentano.
Le ...
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Con l’eccezione di alcune parole che hanno sempre la stessa forma (➔ avverbi e locuzioni avverbiali: certamente, a malapena; ➔ preposizioni, se non articolate: da, su; ➔ congiunzioni: ma, e; interiezioni: [...] uffa!, evviva!, ➔ interiezione; ► variabili e invariabili, parole), in italiano le parole sono soggette a ➔ di elementi unici: ovest, equatore.
Categorie a parte sono i nomi di massa (➔ massa, nomi di) come quelli di alimenti: riso, latte, pane (ma ...
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In italiano le parole appartenenti ad alcune ➔ parti del discorso sono soggette a flessione; presentano cioè diverse terminazioni a seconda del ➔ numero, del ➔ genere, o (come particolarmente i verbi) [...] anche plurali in -i: le mani (tutti gli altri femminili in -o sono invariabili: la moto → le moto);
(b) alternanze di genere tra il singolare e in -i; ➔ colore, termini di);
(h) i ► nomi propri, eccezion fatta per gli usi parodistici: i Padri Pii e ...
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I nomi dei giorni della settimana sono: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica. I nomi dei giorni da lunedì a venerdì sono di genere maschile e, in quanto tronchi, invariabili. [...] o ma., m. o me., g., v., s., d.; gen., feb., mar., apr., mag., giu., lug., ago., set., ott., nov., dic.
Ai nomi dei mesi si associano una quantità di ➔ proverbi e scioglilingua mnemonici: uno dei più conosciuti serve a ricordare il numero dei giorni ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] del 5 sett. 1980 sulla legge applicabile ai cognomi e ai nomi. Al fine di determinare il n. e cognome della persona, essa si distinguono n. femminili, maschili, singolari, plurali, invariabili. Abbiamo inoltre n. collettivi, che indicano un insieme ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] c’è oscillazione tra i p. effigie ed effigi, superficie e superfici. Dei nomi femminili in -o, mano ha il p. -i e gli altri (tutti neologismi) sono invariabili (la, le radio). Dei nomi maschili in -co, -go, alcuni fanno al p. -ci, -gi (amico-amici ...
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SPECIE O SPECI?
Il plurale del sostantivo femminile specie è specie, perché si tratta di un nome invariabile (➔invariabili, nomi e aggettivi) proveniente dal latino speciem (al plurale species)
L’emergenza [...] (www.wwf.it)
Vi sono molte specie di narcisismi (P. Citati, Tolstoj)
La forma speci, scorretta, è formata sul modello dei nomi femminili in -e (la tigre ▶ le tigri) ed è molto frequente nell’uso
è possibile visitare il parco naturale Ucka che è ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...