L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] può registrare la crescita di peso della classe degli invariabili, originariamente marginale (D’Achille & Thornton 2003 Thornton 2003) e persino in -o (D’Achille 2005), e soprattutto nomi femminili in -o (D’Achille & Thornton 2008). In questo ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] le interiezioni (➔ interiezione), sono parti del discorso invariabili e fanno parte di quell’insieme di elementi /2010/febbraio/11/nazionale)
L’uso delle preposizioni prima dei nomi propri con articolo pone parecchi problemi agli utenti della lingua: ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] fantasia
Negli esempi (7), (8) e (9) i tre nomi (piedi, idee e fantasia) non esprimono oggetti ‘posseduti’ dalle forme attestate in passato e non sopravvissute sono, ad es., le forme invariabili mie, tuo, suo e i plurali mia, tua, sua del fiorentino ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] (ad es. senza alcun motivo), anche posposto al nome (senza motivo alcuno).
Qualche, invariabile, si usa solo con nomi numerabili (qualche soldo; ➔ nomi); rispetto ad alcuni, con cui è spesso intercambiabile, è più colloquiale; sinonimi meno comuni ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] (per, ieri, perché, boh!), e tanto basta per parlare di classi variabili (nomi, aggettivi, verbi, articoli, pronomi) e classi invariabili (avverbi, preposizioni, congiunzioni, interiezioni). Ma ovviamente le parole che variano non variano tutte ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] Si hanno varianti ortografiche (come le scrizioni del plurale di nomi terminanti con le sillabe -cia e -gia precedute da che dà luogo alla formazione di una nuova classe di aggettivi invariabili (Durante 1981: 268).
Coinvolto in numerosi fenomeni è il ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] maschile, a Catanisa per il femminile, e, con forme invariabili, Jadduzzu e a Jadduzzu, Spogghiamaronni e a Spogghiamaronni; qui Tor Bella Monaca, in L’onomastica di Roma. Ventotto secoli di nomi. Atti del convegno (Roma, 19-21 aprile 2007), a cura ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] che, se usato nella posizione postnominale, con alcuni nomi, esprime una proprietà inerente al referente (3 a forma plurale flessa, uscente in -i, si trova nell’uso anche la forma invariata del plurale, uscente in -e (11) e in -a (12), sebbene tale ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] in spagnolo, ma non in francese: cfr. la méthode, la période, ma le mythe), un gruppo nutrito di nomi femminili invariabili terminanti in -is viene sistemato in un primo momento nella classe dei femminili in -e (parafrase, metamorfose, eclisse, ecc ...
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I binomi irreversibili sono locuzioni composte da due parole appartenenti alla medesima categoria e unite da una congiunzione, che presentano solitamente un ordine fisso (equo e solidale, gratta e vinci) [...] (avanti e indietro, su e giù) e l’unione di due nomi. In quest’ultimo caso, la struttura più frequente prevede la presenza di variazione. Botta e risposta, ad es., è tendenzialmente invariabile, ma nell’uso si può trovare pluralizzato in diversi ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...