È il bisticcio la figura retorica sotto la quale possono essere riunite le due specie differenti esemplificate dalla nostra lettrice: differenti perché nel caso di marcia abbiamo due accezioni di una stessa parola; nel caso di pesca (frutto) e pesca ...
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L’etnonimo italiano, plurale italiani, è un nome comune. Nomi propri sono quelli di persona (Paolo, Mazzitelli, ecc.), città ecc. (Pescara, Sicilia, ecc.), mari, laghi, fiumi ecc. (Adriatico, Maggiore, [...] Garigliano, ecc.), alberghi (Excelsior). ...
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Ci sono domande che non vorremmo mai sentirci porre... A parte gli scherzi, siamo ai confini (e alla sperimentazione concreta dei gravi limiti) delle tradizionali definizioni scolastiche, che – secondo noi – lasciano il tempo che trovano. Diciamo co ...
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Maria Vittoria Dell'AnnaIn nome del popolo italiano. Linguaggio giuridico e lingua della sentenza in ItaliaBonacci, 2013 In questo saggio, l'autrice Maria Vittoria Dell'Anna, che insegna Linguistica italiana [...] presso la Facoltà di Lettere, Filosofia, ...
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Francamente, in questo caso non si sente bisogno delle virgolette (eventualmente quelle alte: “ ”). Potrebbe essere più sensato se si trattasse dell'attribuzione di un nomignolo espressivo, come, per esempio detto "Fulmine" o soprannominato "Lumaca" ...
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Certo, lepidense potrebbe o, meglio, avrebbe potuto, stando agli inequivocabili referti della storia e della realtà, affiancare reggiano come etnico. Forse addirittura imporsi in tempi antichi (si pensi a eporediese rispetto a un mai nato *ivreese o ...
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Non siamo nel campo delle “regole” grammaticali, ma delle abitudini umane e, in particolare, familiari. Non costituisce un modello imitabile quello dei cippi o monumenti funebri che recano sovraimpressi più o meno nutriti elenchi di vittime di quest ...
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La questione della pronuncia italiana di toponimi ed etnonimi che traducono o ricalcano i corrispettivi stranieri non è sempre di facile risoluzione. Il problema, in particolare, si pone quando si è in presenza di omografia totale - o parziale, ma c ...
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Domanda a bruciapelo, che merita una risposta a bruciapelo: dipende! Una risposta che chi fa domande sulla lingua italiana non vorrebbe mai ricevere, ma che, nel caso della partizione tra nomi concreti e nomi astratti, ha una profonda ragione d’esse ...
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No, non può essere considerato un nome collettivo. Il nome collettivo fa riferimento a entità non numerabili, di cui non si sa o non si intende specificare la quantità; insomma, l’identificazione di quantità [...] è generica, sia che si tratti di persone ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
nomea
nomèa s. f. [der. di nome]. – Fama, voce pubblica; di solito in senso deteriore: avere, farsi, procurarsi, acquistare n. di donnaiolo, di fannullone, di un poco di buono; sul suo conto corre una brutta n.; debbo a ciò se godo n. di poeta...
In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per la mentalità primitiva al n. è sempre...
Centro dell’Alaska occidentale (ca. 8300 ab.), sulla costa meridionale della Penisola di Seward. Si formò dopo la scoperta dei giacimenti auriferi (1899). Risorse sono l’artigianato eschimese e il turismo.