In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] : J, K, X, Y, W e, dove possibile, anche con i segni diacritici propri dell’alfabeto della lingua di origine del nome.
Il cognome discende direttamente dal rapporto di filiazione, ma se i genitori non sono noti prenome e cognome sono attribuiti dall ...
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(XXIV, p. 893; App. II, 11, p. 410)
Italo BOLOGNA
Legge sulle generalità in atti. - Al fine di sanare la situazione socialmente penosa in cui versano i figli illegittimi almeno nelle occasioni riguardanti la loro identificazione e l'esibizione da parte degli stessi di atti e certificati dello stato ... ...
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(XXIV, p. 893)
Ferruccio TOSTI
Il diritto al nome (p. 894). - I principî giuridici da tempo invalsi in materia e ormai universalmente riconosciuti, sia in dottrina sia in giurisprudenza, non trovavario che scarsi riscontri nel cod. civ. ital. 1865. Il codice del 1942 ha invece dettato precise disposizioni ... ...
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(fr. nom; sp. nombre; ted. Name; ingl. noun)
Giacomo DEVOTO
Giancarlo FRE'
Nicola Turchi
Categoria di parole che indicano una cosa o una qualità; una delle due categorie di parole fornite di semantema (v. morfologia), opposta al verbo (v.) che indica azione.
L'individualità del "nome" non è originaria, ... ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
nomea
nomèa s. f. [der. di nome]. – Fama, voce pubblica; di solito in senso deteriore: avere, farsi, procurarsi, acquistare n. di donnaiolo, di fannullone, di un poco di buono; sul suo conto corre una brutta n.; debbo a ciò se godo n. di poeta...