Per essere un nome collettivo, ad alfabeto manca il tratto della genericità, poiché per alfabeto si intende un insieme ordinato e fisso di segni (che «costituiscono di regola un sistema organico», v. alfabeto [...] nel Vocabolario Traccani.it), a differen ...
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Sotto il profilo della formazione delle parole, sincerità è un nome derivato, a partire dalla base aggettivale sincero e con l'aggiunta del suffisso -ità. Tale suffisso è specializzato nella formazione [...] di sostantivi femminili astratti derivati da ag ...
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Il genere del nome iguana è femminile, dunque l'articolo determinativo è la (plurale le). Forse il dubbio nasce dal fatto che spesso succede di veder trattato iguana come sostantivo maschile, con il plurale [...] invariato (l'iguana, un iguana, gli iguana ...
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Se ci si riferisce a un certo modo di ordinare cognome e nome, in elenchi, moduli e, in generale, scritture di àmbito burocratico-amministrativo, si può affermare che quella virgola separa e appone due [...] segni coreferenti (il referente unico è il sogg ...
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Rosa, in questa frase che ricorda certe traduzioni di Omero (là, però, era l'alba ad avere “le dita rosate”), ha qui natura nominale e indica proprio il «colore intermedio tra il bianco e il rosso» (GRADIT). Come controprova, vediamo se quel rosa pu ...
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I nomi alterati sono nomi alterati: ci si perdoni la tautologia. L'alterazione consiste in una particolare modalità di suffissazione, tramite la quale alla parola di base (in questo caso topo) viene assegnata una sfumatura di significato che però no ...
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Perché fine settimana è ricalcato sull'inglese weekend e weekend, come accade in genere alle parole inglesi, prive di genere, catturate in italiano, nella nostra lingua viene inquadrata nel genere maschile. Volendo si può pur sempre divertirsi a "sm ...
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Tra le varie classificazioni relative al nome, una riguarda le relazioni di quantità (unità/insieme): per questo diciamo che fogliame è un nome collettivo. Un'altra pertiene al modo in cui la parola è [...] formata: primitivo, alterato, composto, derivato ...
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“Non deriva da nulla” è un po' forte come espressione. Sciame viene (quindi, in qualche modo, “deriva”) dal latino examen. Già, la stessa base che origina, attraverso altre vie, la parola esame: examen è connesso al verbo exigere, nel senso di 'mand ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
nomea
nomèa s. f. [der. di nome]. – Fama, voce pubblica; di solito in senso deteriore: avere, farsi, procurarsi, acquistare n. di donnaiolo, di fannullone, di un poco di buono; sul suo conto corre una brutta n.; debbo a ciò se godo n. di poeta...
In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per la mentalità primitiva al n. è sempre...
Centro dell’Alaska occidentale (ca. 8300 ab.), sulla costa meridionale della Penisola di Seward. Si formò dopo la scoperta dei giacimenti auriferi (1899). Risorse sono l’artigianato eschimese e il turismo.