gentilizio /dʒenti'litsjo/ [dal lat. gentilicius "pertinente alla gens, alla stirpe"]. - ■ agg. [relativo o appartenente a famiglia che si distingue per nobiltà, eccellenza di stirpe e sim.: un palazzo [...] g.] ≈ aristocratico, nobile, nobiliare, patrizio, signorile, [di stemma, motto e sim.] dinastico. ■ s. m., lett. [nome di famiglia] ≈ cognome. ‖ nome. ...
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zeta /'dzɛta/ (ant. zita) s. f. o m. [dal gr. zē̂ta, nome della lettera z, lat. tardo zeta] (pl. le zeta, meno com. gli zeta), invar. - [nome della consonante Z e del segno che la rappresenta: la z. di [...] "zucca" si pronuncia sorda] ▲ Locuz. prep.: fig., dalla a alla zeta [in modo completo e totale, spec. in riferimento a liste, elenchi, ecc.: ripetere la lezione dalla a alla z.] ≈ da capo a piedi, da cima ...
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altro [lat. alter]. - ■ agg. indef. 1. a. [anteposto al nome, differente da persona o cosa nominata prima o a cui tacitamente si allude] ≈ differente, diverso. ● Espressioni: l'altro mondo ≈ l'aldilà. [...] al sost., per esprimere più efficacemente diversità o opposizione: una posizione a.] ≈ d'altro genere. d. [anteposto al nome e preceduto dall'art. det., che rimane] ≈ restante, rimanente. 2. a. [appena trascorso] ≈ precedente, scorso. b. [che sta ...
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metonimia /meto'nimja/, alla gr. /metoni'mia/ s. f. [dal lat. tardo metonymia, gr. metonymía "scambio di nome"]. - (ling., crit.) [figura retorica che consiste nel trasferimento di significato da una parola [...] a un'altra in base a una relazione di contiguità spaziale, temporale o casuale, usando, per es., il nome del contenente per il contenuto, della causa per l'effetto, ecc.] ≈ ‖ sineddoche. ⇑ figura retorica, tropo. ...
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mitilo /'mitilo/ s. m. [dal lat. mytĭlus (o mitĭlus o mitŭlus), nome lat. di molluschi]. - (zool.) [nome di molluschi bivalvi marini appartenenti al genere Mytilus, con conchiglia triangolare] ≈ ‖ tellina, [...] vongola. ⇓ (region.) arsella, (region.) cozza, (region.) muscolo, (region.) peocio ...
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soprannome /sopra'n:ome/ (ant. sopranome) s. m. [comp. di sopra- e nome]. - [nome diverso dal proprio, che prende generalm. spunto da qualche caratteristica fisica o altro, con cui si usa chiamare per [...] scherzo o per ingiuria una persona: si chiama Alessandro Grassi, ma tutti lo conoscono con il s. di Stanga] ≈ appellativo, epiteto, (fam.) nomignolo, [assunto dall'utente di una chat] nick-name ...
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quello /'kwel:o/ (si elide in quel davanti a parole che cominciano per cons. diversa da s impura, z, x, ps, gn) [lat. accus. eccu(m) illum] (pl. m. quegli, e quei negli stessi casi di quel). - ■ agg. dimostr. [...] ] quanto. ▲ Locuz. prep.: non com., in quella ≈ in quel mentre, in quel momento, proprio allora, (lett.) quivi. ▼ Perifr. prep.: in quel di [seguito da un nome di luogo: sono andato in q. di Livorno] ≈ a, presso. ‖ nella città di, nel territorio di. ...
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goliardo s. m. [dal fr. ant. goliard, lat. mediev. goliardus, incrocio di Golias, nome mediev. del gigante Golia (e anche denominazione del diavolo), e del lat. gula "gola"]. - 1. (eccles.) [nome dei chierici [...] medievali che si recavano a frequentare le scuole cittadine, dedicandosi anche a interessi mondani]. 2. (estens., disus.) a. [corsista di studi superiori, soprattutto con riferimento alla vita libera e ...
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appellare [dal lat. appellāre, propr. "rivolgere la parola"] (io appèllo, ecc.). - ■ v. tr. 1. (lett.) [chiamare per nome] ≈ denominare, nominare. 2. (giur.) [fare appello contro una decisione del giudice, [...] rivolgersi. 2. (giur.) [rivolgersi a un giudice di grado superiore affinché modifichi la sentenza di uno inferiore, con la prep. contro: a. contro una sentenza] ≈ impugnare (ø), ricorrere in appello. 3. (lett.) [avere nome] ≈ chiamarsi, denominarsi. ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per la mentalità primitiva al n. è sempre...
Centro dell’Alaska occidentale (ca. 8300 ab.), sulla costa meridionale della Penisola di Seward. Si formò dopo la scoperta dei giacimenti auriferi (1899). Risorse sono l’artigianato eschimese e il turismo.