1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] eredità. Le contraddizioni di Dante sono le stesse di tutta la cultura occidentale. Se le cancelliamo, dimenticheremo il suo nome. 4. Se il nome di Dante non è né attuale né universale, se le sue idee e i suoi insegnamenti non sono necessariamente ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] Natale in casa Cupiello, Luca e Concetta, come i nonni materni, genitori di Luisa De Filippo (e suo figlio Luca porterà il nome del bisnonno), ma userà i nomi del fratello Peppino solo per Sabato, domenica e lunedì e mai il proprio (e cioè quello del ...
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Il nome proprio può essere motore dell’azione narrativa. Che contenga o no particolari elementi simbolici, e talvolta anche indipendentemente dalla sua etimologia ancora trasparente, il nome si fa generatore [...] , lo svizzero del racconto L’esame:E quel po’ di tedesco che, dolorante di fame, aveva appreso, gli serviva a tradurre il nome del suo cliente in soffiatore: e per segreta vendetta lo vedeva nudo e sospeso, le gote enfiate, il vento che gli usciva di ...
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Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] componente ribelle e un po’ folle, ora la borghese compostezza di mammina saggia della Signora Morli una e due. Fulvia (nome trasparente della donna dai capelli rossi scomposti), Francesca (come la chiama il marito) e Flora (nei dialoghi con l’amante ...
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Un autore particolarmente vicino alla concezione dell’unicità del nome per un personaggio è stato Italo Calvino, che ebbe a dichiararsi contrario ai nomi scialbi, insignificanti, anodini, considerati non [...] Sant’Agnese:Il signor Ildebrando non ha saputo mai perdonare ai suoi genitori, morti da tanto tempo, d’avergli imposto un nome così sonoro e compromettente, il più improprio di tutti i nomi che avrebbero potuto imporgli, non solo al suo corpicciuolo ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] fornite allo Stato civile fu abrogata solo nel 1993. I limiti alla fantasia mirano da un lato a tutelare chi dovrà portare il nome, con la messa al bando dei nomi «ridicoli o vergognosi» – che pure non sono mai mancati nella storia – e dall’altro a ...
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Uno dei grandi gruppi in cui possono classificarsi i cognomi italiani riguarda, come visto anche nelle rubriche prededenti, gli etnonimi e i toponimi, ovvero gli aggettivi e i sostantivi relativi a luogo [...] anche il verbo buggerare.Naturalmente esiste un alto numero di cognomi per i quali non si può stabilire se derivino da nome di luogo o altro. Baggio, per esempio, può ben richiamare il toponimo ora inglobato nella periferia di Milano, ma molto più ...
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Durante il viaggio di ritorno dalla Mongolia, il 3 settembre 2023 nell’incontro con i giornalisti, il papa ha ammesso di non essere più in grado come prima di affrontare spostamenti lunghi e faticosi e [...] Adriano VII, Martino VI, Bonifacio X, Sisto VI, Giulio IV, Marcello III. I nomi evitatiNessun papa ha mai assunto il nome di un apostolo, dopo San Pietro e San Giovanni (Andrea, Giacomo, Taddeo, Bartolomeo, Tommaso, Filippo, Matteo, Simone) né di un ...
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Nuove fonti per i nomi manzonianiI repertori onomastici possono considerarsi fonti aggiuntive di un’opera letteraria. Si pensi ai nomi nel Manzoni romanziere. Ai classici saggi di Eurialo De Michelis, [...] nelle mani «di quest’Attila dei nomi proprj»).Ma un elemento di tale vitalità è anche la ricorrenza di quello stesso nome di battesimo in altre opere letterarie. In quest‘ultimo caso, il nuovo autore può aver tratto ispirazione diretta o indiretta da ...
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Apriamo con questo numero della rubrica una sezione dedicata all’onomastica letteraria, ovvero ai nomi dei personaggi, dei luoghi, delle insegne che compaiono nelle opere letterarie, analizzando l’uso, [...] e amico Sergio Raffaelli. Evidentemente si ha qui un cortocircuito tra il libro Via col vento dove già nel 1939 il nome Scarlett era stato tradotto in Rossella, e un film che Elsa Morante (meno verosimilmente i suoi personaggi) aveva potuto vedere a ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
nomea
nomèa s. f. [der. di nome]. – Fama, voce pubblica; di solito in senso deteriore: avere, farsi, procurarsi, acquistare n. di donnaiolo, di fannullone, di un poco di buono; sul suo conto corre una brutta n.; debbo a ciò se godo n. di poeta...
In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per la mentalità primitiva al n. è sempre...
Centro dell’Alaska occidentale (ca. 8300 ab.), sulla costa meridionale della Penisola di Seward. Si formò dopo la scoperta dei giacimenti auriferi (1899). Risorse sono l’artigianato eschimese e il turismo.