Nome latino umanistico (dal gr. πολιός "grigio", ted. "grau", e ἀνήρ ἀνδρός "uomo", ted. "Mann") del riformatore luterano Johann Graumann (Neustadt sul Meno 1487 - Königsberg 1541). A Lipsia divenne rettore [...] della Thomas-Schule; intervenendo ai colloquî tra Lutero e J. Eck, fu conquistato alla causa della Riforma che egli contribuì largamente a diffondere, soprattutto nella Prussia (onde Lutero lo chiamò Prussorum ...
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Nome latino umanistico del chirurgo J. Schultes (Ulma 1595 - Stoccarda 1645); studiò con G. Fabrici d'Acquapendente a Padova, dove esercitò prima di trasferirsi a Venezia e a Ulma. Assai celebrato fu il [...] suo Armamentarium chirurgicum (post., 1653) con la descrizione di tutti gli strumenti chirurgici allora in uso ...
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Nome con cui è noto lo scultore e architetto Bernardo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fratello di Antonio. Nella sua opera, in cui appare la piena coscienza delle nuove forme fiorentine, [...] , ecc. L'architettura, che nella sua produzione scultorea è una componente essenziale e in linea con la tradizione umanistico-rinascimentale fiorentina, assume un ruolo ancor più centrale nell'attività che svolse a Roma, intorno al 1450 al servizio ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] , della scandalosa immoralità del clero, dell'indegnità della Curia, sempre in nome di quella nuova visione umanistico-religiosa che in lui riassume l'avversione umanistica per la sottigliezza scolastica, l'impulso etico-pratico della devotio moderna ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] il mondo e divenne carne e abitò fra di noi e a quanti credettero nel suo nome concesse di divenire figli di Dio (Gv. 1, 1-14); un altro testo, Questo ritratto "religioso", al pari di quello "umanistico", coglie aspetti autentici di G. C.; queste ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] l'evoluzione della sua scrittura, nei testi e nelle glosse, che prepara di lontano la libraria umanistica, e si suole ora indicare con il nome di semigotica.
Per tutto il sec. 14° P. fu ammirato essenzialmente come elegantissimo scrittore in latino ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] fondamentali del canto che da lui non a torto trasse poi il nome di "canto gregoriano". G. è uno dei quattro dottori occidentali la tarda tradizione identifica con quella dell'Aracoeli. Umanistico il mito che G. fosse il principale responsabile delle ...
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Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela [...] , ed elaborò in dipinti e incisioni tematiche sacre e profane in stretto contatto con i protagonisti del mondo politico, umanistico e religioso, dei quali diede incisivi ritratti, da quelli dei principi sassoni a quelli di Lutero e Melantone, del ...
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Tipografo-editore (Asola 1451 - Venezia 1529), allievo di Nicolas Jenson. In una supplica per ottenere un privilegio di stampa, del 1499, è affermato che T. stampava a Venezia già da 25 anni; ma la prima [...] opera che reca il suo nome è il Breviario del 1479. All'inizio della sua attività fu anche associato con Pietro da produzione successiva di T. restò fedele all'indirizzo umanistico originario, che era uscito rafforzato dall'associazione con Aldo ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...