Forma di esistenza sociale che implica spostamenti periodici per la sopravvivenza e la riproduzione del gruppo. Tipico delle società che vivono della raccolta di vegetali selvatici o della cattura di selvaggina (n. di caccia e raccolta) e di quelle che praticano l’allevamento mediante lo spostamento periodico delle greggi di animali addomesticati (n. pastorale), il n. caratterizza anche lo stile di ...
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Mocoví Popolazione indigena del Chaco meridionale. Al tempo dei primi contatti con gli Spagnoli praticava un nomadismo legato alla caccia e alla raccolta nelle pianure tra i fiumi Bermejo e Salado (Argentina [...] del N); l’introduzione del cavallo da parte degli Europei li trasformò in razziatori equestri, temuti dai coloni tra Salta e Santa Fe. I tentativi, operati dai gesuiti a partire dal 1743, di ridurli in ...
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Legno, avente sezione tondeggiante e sviluppo prevalente nel senso della lunghezza, che piantato in terra per un estremo serve di sostegno a piante, per fare recinzioni, palizzate ecc.
Per quanto riguarda [...] il p. in aralidica ➔ pezze.
Antropologia
Il p. piantato nel centro del villaggio o, in caso di nomadismo, portato ritualmente dovunque la società si rechi e infisso nel suolo di ogni accampamento provvisorio, rappresenta un’obiettivazione elementare ...
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(russo Samoedy) Popolazione stanziata nella tundra occidentale, dal fiume Peciora in Europa, fino al Chatanga, in Siberia. Sono divisi in 4 gruppi: i Nenci (Nenec), i Tavgijcy (Nganasan), gli Enci (Ènec) [...] dei S., in passato basata sull’allevamento della renna, va gradualmente modernizzandosi; mutano quindi i ritmi del nomadismo tradizionale. Abitazione tipica era il ciùm, capanna conica coperta di pelli; l’alimentazione, prevalentemente carnea, era ...
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oromo
Popolazione di lingua cuscitica dell’Etiopia, nota anche come galla tra le popolazioni dell’altopiano. Originari dell’od. Somalia centrosettentr. dal 16° sec., sospinti dalla calata dei somali [...] degli sfibranti conflitti tra impero cristiano e poteri musulmani. Islamizzatisi e cristianizzatisi in gran parte, abbandonato il nomadismo pastorale e sedentarizzatisi, gli o. conservarono lingua e identità comuni. Divenuti in parte una componente ...
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(o Ache) Popolazione indigena dell’America Meridionale di lingua tupi-guaranì, abitante le foreste del Paraguay sud-orientale. Originariamente agricoltori sedentari, furono costretti ad adottare una vita [...] e sul sesso. Le tecniche di caccia sono rudimentali così come le abitazioni, necessariamente provvisorie in un contesto di nomadismo. Fra i G. ha soggiornato a lungo l’antropologo P. Clastres, fornendo un prezioso resoconto etnografico (Chronique des ...
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Attività umana che consiste nell’allevamento del bestiame, soprattutto ovino, e nello sfruttamento dei suoi prodotti.
Nell’utilizzazione degli animali da parte dell’uomo si possono individuare tre modalità [...] della storia umana (per es., Mongoli e Turchi ai confini della Cina imperiale alla fine del 1° millennio; allevatori nomadi e agricoltori nelle regioni nilotiche). L’importanza di tale dialettica e il contenuto processo di diffusione di tecnologie e ...
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Allevatori, società di
Walter Goldschmidt
Definizione e caratteristiche generali
La pastorizia è un tipo di economia produttiva basata sull'allevamento di animali ruminanti che si nutrono di erbe e [...] 'una all'altra di queste zone.
Gli Al Murrah del deserto dell'Arabia Saudita sono tipici rappresentanti di queste popolazioni nomadi (v. Cole, 1975); i cammelli costituiscono la loro fonte di sostentamento, cui si aggiungevano in passato il grano e i ...
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Popolazione di lingua turca dell’Asia centrale, stanziata principalmente nella Repubblica del Kazakistan e nelle regioni occidentali del Xinjiang. Verso la seconda metà del 15° sec. alcune tribù e famiglie [...] ; erano praticati il matrimonio per ratto con pagamento, la poliginia e il levirato. Questi costumi, così come il nomadismo, furono fortemente osteggiati dall’autorità sovietica negli anni 1930 e 1933, con tentativi di sedentarizzazione forzata; l ...
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Nome (dall’arabo dialettale bedewīn «abitatori della steppa») con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle zone desertiche e semidesertiche, in contrapposizione ai sedentari delle aree coltivate [...] , con l’islamismo, condusse a una fissazione sul terreno di molti gruppi b., e a una loro fusione con le sedentarie società sottomesse. Nell’Arabia vera e propria, culla del nomadismo beduino, esso si è mantenuto su larga scala sino a tempi recenti. ...
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nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...
nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...