(v. arabia, III, p. 886; arabo sa῾ūdiano, regno, App. I, p. 141; II, I, p. 226; III, I, p. 119; arabia saudita, App. IV, I, p. 144)
Secondo il censimento del settembre 1974, la popolazione del regno saudita [...] rappresentano la preziosa testimonianza della protostoria araba (3°-2° mill. a.C.), ossia la prova di quel sostrato semi-nomadico dal quale emerse la vera e più pura condizione beduina. Le indagini sui periodi più recenti sono sintetizzate nel grande ...
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Romanzo
Massimo Fusillo
Dopo essere stato per secoli un genere minore, non codificato e non canonizzato, oggetto di diffidenze e censure di vario tipo, e dopo essere diventato a poco a poco una forma [...] . Tournier (n. 1924) - uno degli scrittori più dediti al rifacimento di miti e motivi archetipali - il viaggio e il nomadismo si contrappongono a un tema strettamente legato alla messa in crisi del principio di identità, alla gemellarità come cellula ...
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Vedi IRANICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
IRANICA, Arte (v. vol. IV, p. 189)
P. Calmeyer
p. 189). - Pre- e protostoria, età elamita. - Per lo storico e l'antropologo, l'Iran comprende l'insieme degli [...] una dipendenza transelamita; in essa furono costruite fortezze dalla pianta di grande complessità, usate come depositi per gli scambi con i nomadi dell'Asia centrale. Il vasellame d'oro e d'argento, rinvenuto anche a Quetta, a S dell'Hindukush, e nel ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Le aree e le tipologie sepolcrali
Un quadro esauriente dell'evoluzione delle pratiche [...] regioni e delle epoche: negli ammassi di pietre dei kurgan (il più antico gruppo di ossuari è quello proveniente dalla necropoli nomadica di Tarim Kay, ai margini della Chorasmia, e risale al V-IV sec. a.C.), in edifici in rovina e, soprattutto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Popoli del Mare e il collasso dell'Oriente mediterraneo
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
I secoli che [...] secoli precedenti, ma in parte anche a causa di elementi nuovi. Fra questi troviamo, dall’interno, l’aumento del nomadismo e la fuga dai centri più direttamente sottoposti al controllo e allo sfruttamento palatino, come in Khatti e Babilonia. Dall ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine transavanguardia, utilizzato per la prima volta nel 1979, rimanda al [...] .
Grande importanza viene data alla sperimentazione di tutte le tecniche tradizionali, ma soprattutto alle idee di “frammentarietà” e “nomadismo” che devono guidare le scelte, gli strumenti, i contenuti. Non c’è più una coerenza interna al lavoro ...
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autoctoni americani
Popolazioni precolombiane appartenenti a svariate centinaia di gruppi etno-linguistici. Giunte probabilmente dall’Asia attraverso lo Stretto di Bering non più tardi del 10.000 a.C., [...] e il 1535. Alla sedentarietà di maya, aztechi, incas e degli a.a. dell’attuale California corrispose una tendenza al nomadismo soprattutto nelle grandi pianure del settentrione, dove molte tribù erano composte da piccole bande che si riunivano in ...
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GIORDANIA
Umberto BONAPACE
F. G.
. Superficie e popolazione. - In seguito alla guerra arabo-israeliana del 1948, la sovranità del regno di Transgiordania (v. in App. II, 11, p. 1059) si estese a occidente [...] punto di vista sia etnico sia religioso e in buona parte anche sociale, pur sussistendo una discriminazione fra ab. nomadi e sedentarî. L'imponente flusso immigratorio recava invece genti assai varie per origini e per evoluzione sociale ed economica ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] altri esponenti della sinistra, B. già era abituato a spostarsi tra Vienna, Parigi e Budapest, manifestando così il suo nomadismo e lo spessore e la qualità mitteleuropei della sua cultura. Ebreo non del tutto osservante, poi convertitosi negli anni ...
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PUELCHE
José Imbelloni
Voce di lingua araucana, che significa letteralmente "uomini del Levante", con la quale gli Araucani del Chile indicavano, in maniera indistinta, tutti i popoli posti a oriente [...] non bassa, piuttosto muscolosi, che menarono, al pari di tutti gli altri popoli della Pampa, una vita di intenso nomadismo, specie dopo l'adozione del cavallo, che permise gli spostamenti rapidi e la speciale guerriglia di rapina. Possedettero un ...
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nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...
nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...