(arabo Fazzān) Regione della Libia (circa 550.000 km2), a S della Tripolitania. Confina a N con la desolata Hamada al-Hamra, a E con i rilievi dell’Haruj e con quelli che si ricollegano al Tibesti; a [...] (circa 50.000 ab.) è mista. I gruppi sedentari, a cultura agricola ( Fazazna), hanno varia provenienza, Sudan, Egitto, Tibesti. I nomadi sono rappresentati dai Tuareg, puri Berberi, e dai Tibbu o Tebu. Il sottosuolo è ricco di petrolio e di minerali ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] la dinastia Qin (221-206 a.C.) la costruzione della Grande Muraglia, al fine di proteggere l’impero dalle invasioni di popoli nomadi provenienti dalle steppe nord-occidentali. Nel 206 a.C. si afferma la dinastia Han, alla cui caduta (220 d.C.) la ...
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(arabo Sāḥil o Sāḥel) Pianura costiera; per estensione, le aree di contatto fra deserto e steppa.
Da alcuni decenni, il termine ha assunto, per antonomasia, il valore di specifica denominazione di un’unica [...] è di tipo steppico a Nord, a savana arborata a Sud.
Nel S. si pratica l’allevamento, in forme nomadi o seminomadi (capre, dromedari, bovini), nelle sezioni settentrionali, e la cerealicoltura (sorgo, miglio) in quelle meridionali; in prossimità dei ...
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Termine, coniato nel 1943 dall’americanista P. Kirchhoff, che indica la vasta area geografica in cui si svilupparono alcune tra le maggiori civiltà precolombiane del Nuovo Mondo, tra cui quelle maya e [...] con divinità peculiari (come il dio pluviale Tlaloc).
La fase arcaica
La sedentarizzazione delle popolazioni di cacciatori e raccoglitori nomadi che anticamente popolavano la M. ebbe luogo nella fase arcaica (7000-2000 a.C.), di pari passo con la ...
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LIBIA (XXI, p. 57; App. I, p. 790)
Ettore Rossi
Politica e amministrazione. - L'ordinamento attuato nel 1934 con la costituzione del governo generale della Libia formato dalla Tripolitania e dalla Cirenaica [...] del 1941 e del 1942. Quei villaggi sono stati abbandonati o destinati ad altri scopi; alcuni sono stati occupati dai nomadi; le opere di irrigazione distrutte; il 60% delle coltivazioni è perduto. Al principio del 1948 in Cirenaica restavano soltanto ...
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. Stato dell'Asia sud-occidentale posto nella penisola arabica e confinante con Qatar, Arabia Saudita e Oman. È composto dai sette emirati di Abū Ẓabī, Dubai, Shargiah, ‛Aǵmān, Umm el-Quwein, Ra's el-Kheimah [...] , compresi i 13.000 dell'oasi di Buraimī (la stima per il 1974 è di circa 220.000 ab., un decimo dei quali nomadi).
Geografia fisica. - Gli EAU si aprono ad angolo concavo sul golfo Persico e sul golfo di Oman, con una costa bassa, dunosa, ricca ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] dell'Egeo e la Valle del Nilo, l'Asia centrale e la valle dell'Indo. Ai margini restano due grandi raggruppamenti di pastori nomadi: gli Arabi a sud e gli Sciti a nord. Ampie zone che erano sconosciute agli Assiri, sono ora esplorate dai Persiani: la ...
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Santiago del Cile
Claudio Cerreti
Tra la Cordigliera e le Ande
La capitale cilena, Santiago, è una città cosmopolita: moltissimi suoi abitanti hanno cognomi tedeschi, italiani, inglesi – oltre a quelli [...] di Lima: l’area centromeridionale del paese rimase però a lungo sotto il controllo degli indigeni Araucani, cacciatori e nomadi, che devastarono Santiago più volte. La regione conservò a lungo le caratteristiche di un territorio di frontiera, e ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] sia sempre garantita. Come in tutto il mondo arabofono, si suole distinguere anzitutto dialetti sedentari da dialetti nomadi; questi ultimi, dato il relativo isolamento sociale dei parlanti, si rivelano maggiormente conservativi. I dialetti sedentari ...
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Regione che, pur non avendo una precisa individualità geografica, ha importanza dal punto di vista storico e culturale. Comprende in senso stretto il bacino del Tarim e i territori della Zungaria; in senso [...] oasi in origine costituiva una città-Stato, spesso indipendente, ma per lunghi periodi soggetta alle formazioni statali dei nomadi e poi definitivamente alla Cina.
Preistoria
Durante il Pleistocene in A. si verificarono fasi di maggiore umidità che ...
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nomade
nòmade agg. e s. m. e f. [dal lat. nomas -ădis, gr. νομάς -άδος, propr. «che pascola, che va errando per mutare pascoli», dal tema di νέμω «pascolare»]. – 1. Di gruppo etnico (e suoi appartenenti) che pratica il nomadismo: popolo, stirpe,...
nomadismo
s. m. [der. di nomade]. – 1. In etnologia, il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni...