Scrittore britannico (Sheffield 1940 - Nizza 1989). Lavorò per la casa d'aste Sotheby (1959-66); abbandonato il lavoro in seguito a una malattia agli occhi, intraprese gli studi di archeologia all'Università [...] di Edimburgo, privilegiando la ricerca sul campo, soprattutto in Afghānistān e in Africa, e sviluppando un appassionato interesse per le tribù nomadi. Divenuto corrispondente del Sunday Times Magazine ...
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Scrittore belga (Gand 1862 - Nizza 1949) di lingua francese. Esponente del simbolismo, nei suoi primi drammi, tra cui Pelléas et Mélisande (1892), diede vita a un mondo onirico e allusivo, dominato da [...] un pessimistico senso di ineluttabilità del destino. Successivamente raggiunse posizioni quasi ottimistiche, testimoniate in una delle sue opere più note, il dramma fiabesco L'oiseau bleu (1909). Ottenne ...
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Romanziere francese (n. Nizza 1940), di padre inglese e di madre francese. La sua tecnica di romanziere è ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare a un primo approccio: la scrittura ''allo [...] stato bruto'' non è che il mezzo per eccellenza per una ricerca che si rivela per molti aspetti lirica e poetica nei più differenti modi e forme letterari. Centrali nella sua opera il tema della città ...
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BREA, Ludovico
Piero Torriti
Nacque a Nizza verso il 1450 da Monone, artigiano bottaio di quella città. Non sappiamo chi l'avviasse alla pittura, forse il Miraglietti, ma già nella sua prima opera certa, [...] Ma ben presto egli dovette nuovamente tornare a Monaco ove il 1º apr. 1505 pose fine alla Pietà di quella cattedrale. A Nizza poi il B. eseguì altri polittici: quelli, perduti, con S. Antonio e con l'Annunciazione per Châteauneuf de Grasse e l'altro ...
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Musicista e compositore (Genova 1782 - Nizza 1840). Virtuoso di fama leggendaria, P. è considerato il padre della moderna tecnica violinistica, che arricchì di fondamentali innovazioni. Talento precoce, [...] , Parma, Genova e forse nel 1837 diede a Torino il suo ultimo concerto; poi si ritirò a Marsiglia, a Genova e infine a Nizza, dove morì. La sua salma fu trasportata nel 1876 nel cimitero di Parma. Il suo violino preferito, un «Guarneri del Gesù», è ...
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Giornalista e patriota (Briga 1847 - Nizza 1877); volontario garibaldino nel 1866 e, in Francia, nella campagna dei Vosgi (1870), diresse il giornale La Democrazia (1868-70) e scrisse una storia della [...] Repubblica romana del 1849 (1873) ...
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Industriale e ingegnere (Parigi 1802 - Nizza 1884); figlio di Étienne, sviluppò l'industria paterna, perfezionando la fusione della ghisa e la costruzione di grandi macchine utensili. Nel 1852 costruì [...] la prima locomotiva in Francia ...
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Naturalista svizzero (Friedrichsdorf, Prussia, 1811 - Nizza 1882); prof. a Neuchâtel, studiò i ghiacciai alpini (Excursions et séjours dans les glaciers, 1844-45) ed esplorò il Sahara algerino (1863-64; [...] Aus Sahara und Atlas, 1865) ...
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Pittore e litografo (Parigi 1836 - Nizza 1932). Dotato di grande talento decorativo, ebbe profondo influsso sullo sviluppo dell'arte del cartellone; diede disegni per arazzi, dipinse vaste decorazioni [...] murali (villa del barone Vitta, saletta dell'Hôtel-de-Ville di Parigi), con tecnica brillante e spigliata ...
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Neurologo e sessuologo (Kolberg 1868 - Nizza 1935), attivo a Berlino. Si occupò molto dell'omosessualità, opponendosi alla persecuzione penale di tale condotta, considerandola come dovuta a una predisposizione [...] immutabile. Opere principali: Sexualpathologie (1917-20); Geschlechtskunde (1925-30); Geschlecht und Verbrechen (1931) ...
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nizzardo
agg. e s. m. (f. -a). – Di Nizza (fr. Nice), città della Costa Azzurra, capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime, ceduta dal regno di Sardegna alla Francia nel 1860; come sost., abitante, nativo o originario di Nizza: il N.,...