Imperatore romano (n. Cesarea, Mauretania, 164 d. C. - m. 218); nato da famiglia umilissima, fu nominato nel 213 prefetto del pretorio da Caracalla, di cui nel 217 causò la morte organizzando una congiura [...] né a Roma né in Italia. Continuò tra il 217 e il 218 la guerra coi Parti, ma dopo la battaglia di Nisibi trattò la pace. La sua politica di economia nell'amministrazione imperiale provocò malcontento nell'esercito: di ciò approfittò Eliogabalo per ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] presenti, oltre al già citato Aitalaha di Edessa, varie liste antiche siriache, greche e latine riportano i nomi di Giacomo di Nisibi, Antioco di Resh‘ayna, Mara di Birta, e di un oscuro Giovanni il Persiano, forse da identificare con Giovanni di ...
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Gesuita missionario (Berlino 1825 - Port Louis, is. Maurizio, 1895); già prete secolare a Colonia, entrato nell'ordine (1853) e mandato missionario in India (1858), per la sua capacità organizzativa e [...] lo scisma malabarico (1876-77). Partito dall'India perché avverso al concordato (1886) che accordava al Portogallo il patronato sulle missioni in India, fu nominato arcivescovo titolare di Nisibi; fu poi nell'isola Maurizio, vescovo di Port Louis. ...
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Imperatore romano dal 238 al 244
d. C. Nacque da una figlia di Gordiano I. Dopo la morte del nonno e dello zio, fu eletto, tredicenne appena, Cesare per volere del popolo e dell'esercito contro Pupieno [...] s'iniziò la guerra contro i Persiani: fu liberata Antiochia, ripresa Carre e, sconfitto Sapore I a Resaina, rioccupata Nisibi. La capitale nemica Ctesifonte non poté essere occupata per la morte di Timesiteo a cui successe, come prefetto del pretorio ...
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. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] metà del sesto secolo. È più probabile che il cristianesimo si sia introdotto in Armenia attraverso contatti con la Cappadocia, con Nisibi e con l'Osroene. Può darsi che già dalla metà del sec. III vi sia stato un vescovo di razza armena nella ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] , e poi d'una sua sorella Azarmīdūkht contro cui si levò Ōhrmazd V nipote di Cosroe II, che si fece incoronare a Nisibi e regnò ivi sino all'avvento di Yezdegerd III. Si ebbero dopo la morte per assassinio di Azarmīdūkht altri brevi regni di Cosroe ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] S.N.C. Lieu, Manicheism in Mesopotamia and the Roman East, Leiden-New York 19992.
75 Si veda al riguardo J.M. Fiey, Nisibe, métropole syriaque orientale et ses suffragants des origines à nos jours, Bruxelles 1977.
76 Cfr. Cod. Theod. I 15,3; II 26,1 ...
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Generale romano di cui è ignoto il prenome; pretendente all'impero al tempo di Marco Aurelio. Era nativo di Cirro nella Siria. Suo padre, (Avidio) Eliodoro, era un letterato, favorito da Adrian0 e pervenuto [...] Avidio rivelò eccezionali qualità di generale. Vinse una grande battaglia a Europo, sull'Eufrate, invase la Mesopotamia, prese Dausara e Nisibi, occupò e poi diede alle fiamme Seleucia, e la reggia di Vologese a Ctesifonte. Ebbe però a soffrire forti ...
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(gr. Μεσοποταμία) Nome con cui l’antichità classica designava la regione dell’Asia Anteriore compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate, dalle pendici meridionali degli altopiani anatolico e armeno fino alla [...] da Settimio Severo, che divise la M. in due province, occidentale (Osroene, capitale Edessa) e orientale (M., capitale Nisibi). La guerra con i Parti, seppure non ininterrottamente, proseguì per decenni, anche quando agli Arsacidi succedette la nuova ...
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Sotto questo nome è nota una famiglia di medici dí origine siriaca, appartenenti alla setta dei nestoriani. Il primo di questa famiglia di medici, Giorgio, fu il fondatore dell'ospedale di Giundēshāpūr [...] . A loro spetta il merito di aver introdotto le tradizioni della medicina greca, i cui testi furono tradotti dal greco nel siriaco e nel persiano, dalle famose scuole nestoriane di Edessa e Nisibi nella cultura arabo-musulmana del califfato abbaside. ...
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