Termine dei testi canonici del buddhismo che, applicato al vivente, designa l’estinzione delle passioni; riferito al morto, la liberazione dalla rinascita e quindi l’annientamento. La felicità di questo stato perfetto è puramente negativa e consiste nel cessare di ogni sensazione e quindi del dolore.
Principio del n. In psicanalisi, la tendenza ad abbassare, fino a ridurla a zero, la tensione provocata ...
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Religione
Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni [...] può realizzarsi già in questa vita, come mostra l'esperienza di Buddha, ma che, di fatto, si compie come grande nirvana solo con la morte, senza più alcun residuo di condizionamento. La quarta verità concerne la via di realizzazione di questo stato ...
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Psicologia archetipica
James Hillman
di James Hillman
Psicologia archetipica
sommario: 1. Origini della psicologia archetipica. 2. Immagine e anima: la base poetica della mente. 3. Immagine archetipica. [...] , G., Becoming, New Haven 1955.
Armstrong, R. P., The affecting presence, Urbana 1971.
Avens, R., Imagination is reality: wesetern nirvana in Jung, Hillman, Barfield and Cassirer, Dallas 1980.
Bachelard, G., L'air et les songes, Paris 1943.
Berry, P ...
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Suicidio
Luigi Pavan
Il termine suicidio (formato sull'analogia del latino homicidium e composto da sui, genitivo del pronome riflessivo, e -cidio, dal tema di caedere, "tagliare a pezzi, uccidere") [...] così attuata o per affermare un'illusoria libertà assoluta, o per cancellare magicamente i conflitti, o per raggiungere un Nirvana come condizione fusionale e di pace: morte come un sonno buono e ritorno al grembo materno. Più semplicemente, talvolta ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] di essenza propria» (svabhaśūnyatā) cade come illusione anche l’opposizione suprema del buddhismo antico, quella tra saṃsāra e nirvāna, che si identificano nell’assoluta «vuotezza» (śūnyatā, tib. Stong pa nyd). Alla stessa concezione arriva la ...
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Inconscio
Cesare L. Musatti
Enzo Funari
La problematica relativa all'esistenza di una sfera di attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza, sorta in sede filosofica fin dall'antichità, [...] quelle meditative asiatiche, testimoniano modalità di accesso alla totalità dell'inconscio umano. Gli stati del samadi, satori, nirvana, descritti nei testi sacri di tali tradizioni, si riferiscono a condizioni transpersonali in cui la consapevolezza ...
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Moda
Parte introduttiva
di Umberto Galimberti
Il simbolismo dell'abbigliamento
In una pagina delle Vorlesungen über die Ästhetik dedicata all'abbigliamento G.W.F. Hegel scrive che "vestire non è altro [...] intorno alla fine degli anni Ottanta, quando a Seattle, nel Nord-Ovest degli Stati Uniti, si erano affermati complessi musicali come i Nirvana, i Pearl Jam, i Mudhoney, i Soundgarden, la cui musica è una sorta di sintesi tra heavy metal, punk e rock ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] pulsione, cioè all'impulso a ripristinare uno stato antecedente, bisogna mitizzare il discorso, parlare del ‛principio del nirvana' e collocare la morte, l'avversaria di Eros, in un grande dramma cosmico. Questa rimitizzazione parziale del discorso ...
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Scienza indiana. I professionisti della scienza e la loro formazione
David Pingree
I professionisti della scienza e la loro formazione
Il sistema castale
L'organizzazione indiana della società in caste, [...] vicenda, Devarddhi Gaṇi convocò un altro concilio a Valabhī, sotto Dhruvasena I (519-549 ca.), nell'anno 993 dell'era del nirvāṇa di Mahāvīra, ossia a partire dalla morte del fondatore (se per questo evento si accetta la datazione al 466 a.C., il ...
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nirvana
s. m. [dal sanscr. nirvāṇa «estinzione»], invar. – Nel buddismo, stato perfetto di pace e felicità, culmine della vita ascetica, che consiste nella estinzione dei desiderî, delle passioni, delle illusioni dei sensi, e quindi nell’annientamento...