Termine dei testi canonici del buddhismo che, applicato al vivente, designa l’estinzione delle passioni; riferito al morto, la liberazione dalla rinascita e quindi l’annientamento. La felicità di questo stato perfetto è puramente negativa e consiste nel cessare di ogni sensazione e quindi del dolore.
Principio del n. In psicanalisi, la tendenza ad abbassare, fino a ridurla a zero, la tensione provocata ...
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Nel buddhismo, chi ha raggiunto il quarto grado della perfezione ed è ormai il ‘santo’, colui che solo la morte separa dal Nirvana. Nel jainismo, a. sono i 27 Jina o santi supremi che, ormai privi di ogni [...] vincolo di passione, hanno diritto a essere oggetto di venerazione in tutto l’universo ...
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Buddhismo
Heinz Bechert
Introduzione
Il termine 'buddhismo' sta a indicare sinteticamente tutte le forme di religiosità che si richiamano in qualche modo all'autorità di Gautama Buddha. Come il cristianesimo, [...] primitiva il Buddha era soltanto un uomo, anche se dotato di capacità sovrumane, e a lui, una volta entrato nel nirvāṇa, non era più possibile rivolgersi. Rimaneva solo la sua dottrina, che però non bastava a soddisfare i bisogni religiosi delle ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] a lungo tra il 468 e il 477, data che però si ritiene troppo anticipata se si pensa, come molti oggi, che il nirvāṇa del Buddha si è prodotto molto più tardi. Recentemente è stata proposta la data del 400 a.C. con una incertezza di circa dieci ...
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L’atto dell’anima che dopo la morte torna a vivere in un altro corpo. Si tratta di una credenza largamente diffusa anche presso i popoli di interesse etnologico. Fra i Greci fu una dottrina peculiare all’orfismo, [...] , come il buddhismo che indica la via della conoscenza e del non-desiderio quale unica che possa condurre al nirvana, cioè alla liberazione dalla rinascita e quindi l’annientamento. Anche nelle altre religioni indiane, per es. nel jainismo, la ...
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Misticismo
Piero Coda
L’incontro diretto e personale con il Divino
Il misticismo è l’espressione più profonda del sentimento religioso. Indica, infatti, il desiderio dell’uomo di giungere già in questa [...] dove tutto è una cosa sola. È questo stato di annientamento e di esperienza della luce che Buddha definisce nirvana.
Misticismo greco
Una particolare forma di misticismo si esprime nella filosofia greca. Platone, per esempio, insegna che è ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] lavori onesti, contenere gli impulsi negativi, dominare sé stessi e meditare. Colui che segue queste regole raggiunge il Nirvana ("estinzione"), ossia la liberazione dal dolore.
Le varie scuole buddiste
Nel buddismo vi sono tre scuole principali. Il ...
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Religione
Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni [...] può realizzarsi già in questa vita, come mostra l'esperienza di Buddha, ma che, di fatto, si compie come grande nirvana solo con la morte, senza più alcun residuo di condizionamento. La quarta verità concerne la via di realizzazione di questo stato ...
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Atteggiamento spirituale in cui lo spirito individuale trova risposta al senso del suo essere e la piena esplicazione delle proprie capacità nella contemplazione e nel ‘contatto’ con la realtà del divino [...] è contingente e apparente conduce a esperienze mistiche e circonda di un alone di misticismo anche l’idea del nirvana.
Con caratteri peculiari appare il misticismo nella Cina antica, e precisamente nella forma originaria del taoismo che predica lo ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] dal contingente, mediante la pratica ascetica, l’acquisizione della vera scienza, sino al raggiungimento della beatitudine del nirvana, immoto e indistinto non-essere, termine ultimo di una visione escatologica in cui il rilievo è dato alla ...
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nirvana
s. m. [dal sanscr. nirvāṇa «estinzione»], invar. – Nel buddismo, stato perfetto di pace e felicità, culmine della vita ascetica, che consiste nella estinzione dei desiderî, delle passioni, delle illusioni dei sensi, e quindi nell’annientamento...