Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] dal contingente, mediante la pratica ascetica, l’acquisizione della vera scienza, sino al raggiungimento della beatitudine del nirvana, immoto e indistinto non-essere, termine ultimo di una visione escatologica in cui il rilievo è dato alla ...
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LAMAISMO
Giuseppe Tucci
. La parola è ormai diventata d'uso generale per indicare il buddhismo tibetano. Essa deriva da bLama "maestro", appellativo usuale e onorifico con cui ogni tibetano laico designa [...] come il veicolo dell'illuminazione e del conseguimento del nirvāṇa; b) quella del gcod (pr. ciòd) che cioè che pur essendo un Buddha in potenza rinuncia alla beatitudine del nirvāna e resta nel giro delle nascite e delle morti (scr. saísāra, ...
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Pianista, direttore d'orchestra e compositore, nato l'8 gennaio 1830 a Dresda, morto al Cairo il 12 febbraio 1894. Nel 1848 iniziò lo studio della giurisprudenza a Lipsia, pure attendendo alle discipline [...] arbitrario, delle sonate di Domenico Scarlatti. Fra le composizioni date alla stampa sono da ricordare il poema sinfonico Nirvana, la musica per il Giulio Cesare di Shakespeare, la ballata per orchestra, da Uhland, La maledizione del cantore ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. La pianura gangetica
Jonathan M. Kenoyer
Federica Barba
Giuseppe De Marco
Massimo Vidale
Giovanni Verardi
Liliana Camarda
Daniela De Simone
Herbert Härtel
Andrea [...] sec. d.C., l'abate Haribala, e che si crede sia quella vista da Xuan Zang. Essa si trova in un edificio (nirvāṇa-caitya) riedificato dal primo responsabile degli scavi ‒ A.C.L. Carlleyle ‒ nel 1876 e poi nuovamente rifatto nel 1956 con poco rispetto ...
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(gr. Σωτήρ) Epiteto («salvatore») di molte divinità dell’antica Grecia, soprattutto di Zeus. Il corrispondente latino si può considerare Sospes. In età ellenistica il titolo fu attribuito anche ai re. [...] salvezza consiste nella liberazione dai desideri, nella totale rinuncia ai beni apparenti della vita, nel raggiungimento del nirvana. Diversa è la religione soteriologica dell’Iran, lo zoroastrismo, che considera dualisticamente il mondo come campo ...
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Popolazione stanziata nella Cambogia, oltre che in alcune regioni limitrofe della Thailandia e nella zona meridionale della Cocincina. Essi rappresentano la fusione avvenuta in antico, in epoca precedente [...] eminenti per equilibrio di proporzioni, efficacia di modellato e potere di suggestione, che esprimono la meditazione e la felicità del nirvana. La raccolta più importante di sculture k. è al Museo Sarraut a Phnom Penh; in Europa, al Museo Guimet a ...
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Poeta romeno, nato a Botoşani (Moldavia) il 15 gennaio 1850 secondo l'atto di nascita, il 20 dicembre 1849 secondo la testimonianza del padre. A Ipoteşti (Botoşani) l'E. passa la fanciullezza, e nell'educazione [...] imbevuto di Schopenhauer e dei Veda, per cui la vita "è un sogno dell'inesistenza" e il supremo desiderio consiste nel Nirvana. Ma nello stesso tempo si afferma come spirito satirico in poesia e combattivo in giornalismo, movendo da un punto di vista ...
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Pianista di jazz statunitense, nato a Plainfield (New Jersey) il 16 agosto 1929, morto a New York il 15 settembre 1980. Di famiglia borghese, rivelò fin dall'infanzia una spiccata propensione per la musica. [...] 65 (1965); The Bill Evans album (1971). Di grande rilievo appaiono anche Undercurrent (1959), in duo col chitarrista Jim Hall, e Nirvana (1962), in quartetto col flautista H. Mann.
Bibl.: L. Feather, B. Evans, in AA.VV., I grandi del jazz, Milano ...
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immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] identità col brahman, concepito come anima del mondo, e cioè a una i. impersonale: sono le radici della dottrina buddhistica del Nirvana, che solo nel Mahāyāna cede a una concezione più personalistica. Ma la via all’i., in India, richiede un continuo ...
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Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complesso di istituzioni [...] di quiete definitiva e permanente, fosse cercato altrove che in una qualunque delle forme di vita terrena o ultraterrena, in quel nirvāṇa o mokça che è in realtà indefinibile e assume i caratteri dell'assoluto.
Il complesso di idee tra religiose e ...
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nirvana
s. m. [dal sanscr. nirvāṇa «estinzione»], invar. – Nel buddismo, stato perfetto di pace e felicità, culmine della vita ascetica, che consiste nella estinzione dei desiderî, delle passioni, delle illusioni dei sensi, e quindi nell’annientamento...