BOVIANUM VETUS (Pietrabbondante)
L. Rocchetti
Località abitata dai Sanniti Caraceni, il cui appellativo rimane ancora al monte denominato Caraceno, alle cui radici si estendeva l'antica città: il colle [...] Albizzati, in Historia, II, 1928, p. 618 ss.; G. Colonna, in St. Etr., XXV, 1957, p. 567 (provenienza). Per il supposto ninfeo: Al. Dobosi, Boville, in Ephemeris Dacoromana, VI, 1935, p. 306 ss.; G. Lugli, Nymphaea sive Musea, in Atti IV Congr. Studi ...
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Vedi BOSTRA dell'anno: 1959 - 1994
BOSTRA (Βόστρα, Bostra, arabo Buṣrā)
E. Will*
Antica città nel Hawran, B. (ovvero Bosra), a 90 km a S di Damasco, è conosciuta anzitutto come una delle città principali [...] , forse anch'esse a colonnati, fiancheggiate da costruzioni diverse (un triplo arco romano ben conservato, resti di un ninfeo e di una Kalybe [?]), non ci permettono tuttavia di tracciare una pianta precisa. La presenza di parecchie terme pubbliche ...
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CASTELGANDOLFO
F. Castagnoli
Piccola città del Lazio posta sul costone che si erge ripido a O sul lago di Albano. Il nome deriva da quello della famiglia romana Gandolfi che vi costruì un castello nel [...] ecc.). Le proprietà domizianee si estendevano anche nel versante del lago, presso le cui rive rimane ancora un grandioso ninfeo (detto Bergantino), oltre alle fondazioni di moli e di un faro. La villa di Domiziano incorporò ville preesistenti: alcune ...
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BUZZI (Buzi, Buzio, Bucio, Buti), Ippolito
PPampalone
Nacque a Viggiù circa il 1562 se è vera la notizia del Baglione, secondo la quale l'artista morì in età di settantadue anni. Figlio di Ercole, noto [...] sei erme - sovrastate da ricchi capitelli con teste di drago, fiori e frutta - poste a lato delle tre nicchie principali del ninfeo (D'Onofrio, 1963, p. 60). Alla stessa data aveva scolpito anche il gruppo del Leone in lotta con la tigre, collocato ...
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THUBURSICUM NUMIDARUM
Ch. Picard
Odierna Khamissa, località algerina (dipartimento di Bône), capoluogo di una tribù istallatasi alle sorgenti della Mejerda (Bagrada) che, per una ragione sconosciuta, [...] presiedeva al culto delle fontane, particolarmente popolare per la vicinanza delle sorgenti del Bagrada, come testimonia anche il ninfeo monumentale. Th. manifestò anche la sua riconoscenza a Claudio II e ad Aureliano, senza dubbio in cambio della ...
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VIENNE-SAINT-ROMAIN-EN-GAL (Per Vienne v. vol. vii, pag. 1166)
M. Le Glay
È la Colonia Iulia Augusta Florentia Vienna Allobrogum, impiantata sulla riva sinistra del Rodano, sul posto della città gallica [...] incontro della strada N-S e della strada O-E, il trivium è stato ornato da una fontana monumentale ad emiciclo (ninfeo?).
Si trovano così definite tre zone di costruzioni dove si hanno insieme abitazioni, edifici ad uso industriale e commerciale e un ...
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PHILADELPHEIA (Φιλαδέλϕεια)
M. Avi-Yonah
2°. - Attuale capitale della Giordania (῾Ammān); originariamente Rabbat Ammon, capitale degli Ammoniti.
Davide (II Samuele, xi, i; xii, 26 ss.), la conquistò [...] città bassa si trovano i ruderi di un teatro della capacità di 6ooo posti a sedere, un odèon e un ninfeo. Nelle vicinanze sono state trovate numerose tombe romane. Dalla città proviene un gruppo marmoreo di arte ellenistica che rappresentava Dedalo ...
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Vedi URBISAGLIA dell'anno: 1966 - 1997
URBISAGLIA (Urbs Salvia Pollentinorum, Οὔρβα Σαλονῖα, Οὐρβιαταλία, Urbisalvia)
G. Annibaldi
Città della Regio V (Picenum), presso l'odierna U. (Macerata). Fondata [...] , il teatro, di recente rimesso in luce, con il fronte della scena di m 104; più in basso, resti di probabile ninfeo con muro a nicchie che dovevano contenere probabilmente delle fontane; subito fuori delle mura, verso O, nuclei di due sepolcri a ...
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Vedi GERASA dell'anno: 1960 - 1994
GERASA (greco Γέρασα; anche ᾿Αντιόχεια πρὸς τῷ Χρυσοππόᾳ; lat. Gerăsa)
M. Avi-Yonah
A. Comotti
La città, ora Gerash, si trova in un ampia vallata, sulle rive del fiume [...] si trovava di fronte alle antae. La cella misurava 24 m per 13. L'insieme degli edifici di Artemide era completato da un ninfeo che dava sul cardo; era lungo 22 m e presentava una rientranza semicircolare del diametro di II m, in cui si trovava una ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] con nicchie intermedie a edicola e con un'originale versione di timpani spezzati. Fra i precedenti vi è senz'altro il ninfeo di Gerasa (d'età romana). Ma vi dobbiamo aggiungere l'abside della basilica severiana nel Foro di Leptis Magna.
Circa la ...
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ninfeo
ninfèo s. m. [dal lat. nymphaeum, gr. νυμϕαῖον]. – In origine, santuario delle ninfe; poi, in epoca ellenistica e romana, costruzione di forma rettangolare o circolare o ellittica, spesso absidata, con nicchie e prospetto architettonico...
ninfea
ninfèa s. f. [lat. scient. Nymphaea, dal gr. νυμϕαία, nome, in Teofrasto, di una pianta acquatica]. – Genere di piante ninfeacee apprezzate come piante ornamentali già dagli antichi Egizî: hanno foglie decidue o sempreverdi con lungo...