villa
Fabrizio Di Marco
Grandi ed eleganti residenze lontane dalla città
Abitare lontani dai centri urbani era un costume molto diffuso tra i ricchi romani dell’antichità; questa usanza è stata poi [...] poco distanti dalla città. Questo genere di villa presentava una maggiore articolazione di ambienti e strutture – portici, ninfei, terrazze – senza una planimetria prestabilita. Le classi più abbienti la riservavano all’otium («ozio», inteso come ...
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Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, [...] termale privato; nel tardo impero si chiudevano intorno a peristili, con ambienti absidati, con loggiati e ninfei, riccamente decorati di tarsie marmoree policrome. Elementi architettonici occidentali e orientali si fondono nel grandioso complesso ...
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Acquedotto
A. Berger
Il termine indica, in senso ampio, i sistemi di conduzione dell'acqua, istallati fin dall'Antichità per l'approvvigionamento idrico di città e altri complessi edilizi; essi raggiunsero [...] , e riforniva d'acqua il centro urbano precostantiniano; destinato nel 443 a servire esclusivamente il palazzo imperiale, le terme e i ninfei, esso viene menzionato per l'ultima volta nel 528. L'a. di Teodosio I (379-395), impiantato nel 384-396 ca ...
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Abside
G. Binding
Dal gr. ἁψίϚ, 'arco'; termine usato sia nel senso di volta celeste, sia di arco trionfale, sia, in genere, di volta, specialmente su nicchie semicircolari; nell'uso latino, apsis (anche [...] derivare il termine tribunal - oppure se essa derivi da altri tipi di edifici romani (palazzi imperiali, fori, terme, ninfei).
Fin dall'epoca paleocristiana essa fu comunque una delle parti principali dell'edificio ecclesiastico, posta per lo più al ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: caratteri generali
Claudio Tiberi
Caratteri generali
Una meditazione critica di caratteri spaziali limpidamente espressa dagli artefici dell'Atene [...] : edifici che, vari per tipo (insieme con i templi, i monumenti sepolcrali, gli archi onorari, sorgono portici, fori, ninfei e fontane, basiliche, terme, teatri e anfiteatri e circhi, mercati, case e ville), soddisfano d'altra parte, così come ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] lo spazio (ad es., le domus sotto S. Pietro in Vincoli e quelle di S. Balbina). Elemento ricorrente erano i ninfei e le fontane, anche a carattere monumentale, inseriti negli spazi aperti o in prossimità di questi. La presenza di impianti termali ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] 340 m, era il luogo dove maggiormente si concentrò l'apparato decorativo, con sacelli, altari, gruppi statuari e ninfei, cui facevano da riscontro le metae che, decorate da bassorilievi bronzei, come ad Olimpia, qui erano costituite da triplici ...
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ninfea
ninfèa s. f. [lat. scient. Nymphaea, dal gr. νυμϕαία, nome, in Teofrasto, di una pianta acquatica]. – Genere di piante ninfeacee apprezzate come piante ornamentali già dagli antichi Egizî: hanno foglie decidue o sempreverdi con lungo...
ninfeo
ninfèo s. m. [dal lat. nymphaeum, gr. νυμϕαῖον]. – In origine, santuario delle ninfe; poi, in epoca ellenistica e romana, costruzione di forma rettangolare o circolare o ellittica, spesso absidata, con nicchie e prospetto architettonico...