Scultore greco o forse italiota (seconda metà sec. 1º a. C.). Scolpì, per Asinio Pollione, alcune statue dette Appiadi, forse figure di ninfe di una fontana dell'acqua Appia. Un'originale statua di efebo [...] nudo fu trovata a Roma (1769); in essa S. si firma allievo di Pasitele; la figura s'ispira a un originale bronzeo di stile peloponnesiaco del 470-460 a. C. Una figura simile torna inoltre nei gruppi detti ...
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Scultore (Troyes 1628 - Parigi 1715). Recatosi a Roma per studiare la scultura classica, fu allievo dell'incisore Ph. Thomassin. Lavorò a Versailles, con C. Le Brun (gruppo marmoreo di Apollo tra le Ninfe, [...] 1666-75; fontana della piramide con Tritoni e Delfini; gruppo di Saturno nella Vasca dell'inverno e il Ratto di Proserpina, 1694-99). Eseguì numerosi busti e tombe di tono aulico e celebrativo (mausoleo ...
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Poeta (Ferrara 1510 circa - ivi 1590), autore del primo vero e proprio esempio di "favola pastorale" col Sacrificio (musiche di Alfonso della Viola), che svolge la trama di tre amori fra pastori e ninfe [...] invano insidiate da un satiro. L'opera fu rappresentata a Ferrara nel 1554 e certo il Tasso l'ebbe presente mentre scriveva l'Aminta ...
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Scultore (Moulins 1622 - Parigi 1706). Allievo di F. Anguier, lavorò a fianco di quest'ultimo al monumento funebre di Enrico II di Montmorency a Moulins. Dal 1675 accademico, ebbe varî incarichi nelle [...] residenze reali (Apollo e ninfe, con F. Girardon, Versailles). ...
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Scultore (Conway 1790 - Roma 1866). Nel 1817 si stabilì a Roma, dove fu allievo di A. Canova e risentì anche di B. Thorvaldsen. Fra le sue opere: Psiche sospinta dagli Zefiri (1816, Londra, Royal Academy); [...] Ila e le ninfe (1827, Londra, Tate Gallery); Venere (1851, Manchester, Art Gallery). Modelli e calchi delle sue opere sono raccolti nella Gibson Gallery, che fa parte della Royal Academy di Londra. Fu anche ritrattista. ...
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Scultore greco (sec. 1° a. C.), della corrente neo-attica, nel periodo augusteo. La sua firma compare su un cratere marmoreo del Museo Nazionale di Napoli, con rilievi raffiguranti il tiaso bacchico ed [...] Ermete che consegna il fanciullo Dioniso alle ninfe di Nisa. ...
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Pittore e poeta (Firenze 1604 circa - ivi 1646). Studiò presso il Passignano, G. Bilivert e M. Rosselli, e con Giovanni da S. Giovanni; lavorò a Roma all'affresco della Notte nel Casino di palazzo Pallavicini-Rospigliosi. [...] A Firenze si rese noto con numerose opere di soggetto mitologico (Ila e le ninfe, palazzo Pitti, ecc.) e religioso, che ottennero grande successo specialmente per la delicatezza con cui vi seppe trattare il nudo femminile, prediligendo suggestivi ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] emergono, oltre ai vivacissimi dialoghi, il poema Urania (1476), e l'egloga Lepidina (1496), in cui una serie di cortei di ninfe e numi minori rappresentano i bei luoghi di Napoli, con le caratteristiche di usi e feste a questi luoghi congiunti. Così ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] Ameto (o meglio Ameto, che è forse il titolo più esatto se non si voglia accogliere quello di Comedia delle ninfe fiorentine come è stato recentemente proposto) è, per concorde giudizio, tra le opere antecedenti al Decameron, la più poeticamente viva ...
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ninfa
s. f. [dal lat. nympha, gr. νύμϕη, corradicali del lat. nubĕre «velare», e come intr. «velarsi, prendere marito»; quindi propr. «sposa» o «fanciulla da marito», e fig. «crisalide»; il sign. 3 è dal fr. nymphes]. – 1. a. Nella mitologia...
ninfite
s. f. [der. di ninfe, nel sign. anatomico (v. ninfa, n. 3), col suff. medico -ite]. – In medicina, infiammazione delle piccole labbra, che si osserva nel corso di varie infezioni dell’ultimo tratto dell’apparato urogenitale femminile.