Scrittore austriaco (Vienna 1881 - Petrópolis, Rio de Janeiro, 1942). Ebreo, emigrò in Inghilterra nel 1924, poi (1940) in Brasile, dove morì suicida. Dopo un primo volume di liriche (Silberne Saiten, [...] ) e saggi critici (Drei Meister: Balzac, Dickens, Dostojewsky, 1920; Der Kampf mit dem Dämon: Hölderlin, Kleist, Nietzsche, 1925; ecc.). L'origine viennese, il suo ebraismo, la raffinata educazione, contribuirono molto a creare quell'atmosfera d ...
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Pseudonimo del pubblicista tedesco Isidor Witkowski (Berlino 1861 - Montana, Svizzera, 1927). Dapprima attore, si fece notare con i 2 volumi di saggi politici e letterarî Apostata (1892) e con la rivista [...] . Con un'aggressività che gli procurò molte inimicizie, si fece paladino del dimissionario Bismarck e dell'incompreso Nietzsche, conducendo in pari tempo una campagna scandalistica contro gli ambienti vicini a Guglielmo II. Durante la prima guerra ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] Agli inizi degli anni Ottanta del Novecento si è segnalato per la sua proposta, connessa all'orizzonte teoretico nietzschiano e heideggeriano ma anche a quello del dibattito sul postmoderno, di un "pensiero debole" caratterizzato dall'abbandono delle ...
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Storico e critico francese (Parigi 1872 - ivi 1962), figlio di Ludovic e fratello di Élie, si schierò tra gli intellettuali favorevoli a Dreyfus e si legò poi con Ch. Péguy, del cui pensiero politico-sociale [...] principali: Essai sur le mouvement ouvrier en France (1901); Histoire de quatre ans, 1997-2001 (1903); La vie de Frédéric Nietzsche (1909); Charles Péguy et les Cahiers de la quinzaine (1918); Le courrier de M. Thiers (1920); Jules Michelet (1928 ...
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Scrittore svedese (Hönsinge 1860 - Büyükdere, İstanbul, 1925). Nelle prime raccolte liriche, Dikter ("Poesie", 1884) e Notturno (1885), evocò con grande sensibilità e nuova libertà formale il paesaggio [...] a un mistico estetismo che suscitò grande scandalo, tanto da indurlo ad abbandonare la patria. L'influenza di F. Nietzsche lo portò a una esaltata fede in una rinascenza germanica attraverso il trionfo di una aristocrazia contadina: Ung Ofegs visor ...
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Teologo e filosofo (Pietroburgo 1837 - Basilea 1905), prof. di storia della Chiesa nell'univ. di Basilea (1870-97). Muovendo da una critica mordente della contemporanea teologia protestante, tanto "liberale" [...] dai Padri della Chiesa in poi aveva sperimentato un continuo processo di decadenza. Spirito "religioso" alla maniera di Nietzsche, al quale fu legato da un'intima amicizia, tentò nei suoi scritti della seconda fase (postumi: Das Johannesevangelium ...
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Pittore, incisore e scultore tedesco (Lipsia 1857 - Grossjena 1920). Significativo interprete della cultura figurativa tedesca, aderì alle secessioni di Berlino (1901) e di Vienna (1902). Viaggiatore instancabile, [...] per villa Albers a Steglitz (1881-84); i numerosi cicli di incisioni (Amore e Psiche, 1880; Il guanto, 1881; Una vita, 1887; ecc.); il monumento a Beethoven (1902, Lipsia, Museum der Bildenden Kunst) e il busto di Nietzsche (1902, Weimar, Archivio ...
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Saggista romeno (Raşinari, Sibiu, 1911 - Parigi 1995). Figlio di un prete ortodosso, studiò in Romania, ove pubblicò le prime opere, tra cui Lacrimi şi sfinti (1937; nuova ed. fr. Des larmes et des saints, [...] in cui si presentava come testimone della "décomposition" del mondo contemporaneo, continuatore e insieme negatore di Nietzsche, reazionario e anarchico, apostolo di una scrittura frammentaria e fortemente aforistica: Précis de décomposition (1949 ...
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Scrittore francese (Parigi 1866 - ivi 1955). Studiò all'École polytechnique, poi all'univ. di Heidelberg. Dal 1914 entrò nella Académie des sciences morales et politiques. Pubblicò in Francia e in Germania [...] 'impérialisme démocratique (1907), Le mal romantique: essai sur l'impérialisme irrationnel (1908), Les mystiques du néoromantisme (1911). Notevoli sono inoltre i suoi studî su F. Nietzsche, G. Flaubert, Ch.-A. Sainte-Beuve, Ch. Baudelaire, M. Proust. ...
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Pseudonimo del filosofo tedesco Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 - Berlino 1856). Esponente della sinistra hegeliana, combatté qualsiasi entità reale o astratta (dallo Stato alla religione, dalla morale [...] , 1a ed. 1845, cui seguirono numerose altre ed.; trad. it. L'Unico, 1902) influì su J.P. Proudhon e F. Nietzsche; a S. si richiamarono anche i teorici dell'anarchismo.
Vita
Studiò teologia, filologia e filosofia a Berlino (dove fu scolaro di ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...