Scrittore e giornalista spagnolo (Vitoria 1875 - Madrid 1936), tra i più rappresentativi della generazione detta del '98. Un soggiorno in Inghilterra e letture di Nietzsche gli ispirarono Hacia otra España [...] (1899), sintesi del desiderio di europeizzazione che è caratteristico della sua generazione. Il successivo momento di crisi in cui M. ritornò al cattolicesimo si manifesta in La crisis del humanismo (1919), ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una lettura originale del vitalismo bergsoniano, di Spinoza e Nietzsche, Gilles Deleuze [...] cui risolve l’essere in un flusso plurale di forze. Tra le sue opere si ricordano: Empirisme et subiectivité (1953); Nietzsche et la philosophie (1962); Le bergsonisme (1966); Différence et répetition (1968); Logique du sens (1969); Cinema 1. L’image ...
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Letterato tedesco (Elberfeld 1884 - Colonia 1957). Fu professore di germanistica all'univ. di Colonia dal 1922 al 1946. Discepolo di S. George, ma formatosi soprattutto su Burckhardt e Nietzsche, dedicò [...] a quest'ultimo un'importante monografia (Nietzsche. Versuch einer Mythologie, 1918) nella quale, in polemica con il positivismo storico e filologico ottocentesco, propugnò un metodo d'interpretazione in cui il passato riaffiori nei suoi elementi ...
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Scrittore francese (Cérilly, Allier, 1874 - Parigi 1909); la sua opera narrativa risente della personale esperienza di dolore e di povertà oltre che dell'influsso letterario di Nietzsche, Dostoevskij, [...] Claudel. I suoi romanzi, tra cui Bubu de Montparnasse (1901; trad. it. 1944), Marie Donadieu (1904), Croquignole (1906; trad. it. 1945) e Charles Blanchard (post., 1913), descrivono gli ambienti poveri ...
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Scrittore polacco (Łojewo, Cuiavia, 1868 - Jaronty, Cuiavia, 1927). Dopo aver studiato architettura, medicina e psicologia, si stabilì a Berlino, dove scrisse in tedesco saggi (Chopin und Nietzsche, 1892), [...] poemi in prosa (Totenmesse, 1893; Vigilien, 1895, trad. it. 1916; De profundis, 1895, trad. it. 1916), romanzi (Homo sapiens, 3 voll., 1895-98, trad. it. 1932; Satans Kinder, 1897) e drammi (Das grosse ...
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Giornalista, critico e pubblicista statunitense (Baltimora 1880 - ivi 1956), esordì nel 1899 nel giornalismo. Critico (dal 1908) del periodico The smart set; formatosi in una cerchia di seguaci dell'estetica [...] europea fin de siècle che avevano i loro numi in Ibsen, Wagner e Nietzsche, si fece campione del naturalismo e dei movimenti d'avanguardia sorti nella letteratura americana dopo la prima guerra mondiale. Fondò nel 1924 con G. J. Natham The American ...
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VOLPI, Franco. –
Domenico M. Fazio
Nacque a Vicenza il 4 ottobre 1952 da Mario e da Teresa Chilovi.
Studiò al liceo classico Antonio Pigafetta di Vicenza, dove ebbe come professore di filosofia Giuseppe [...] a Volpi una nuova linea di ricerca destinata a divenire per lui centrale: il nichilismo. Secondo l’interpretazione di Heidegger, Nietzsche è l’ultimo metafisico dell’Occidente, il filosofo il quale ha pensato fino in fondo il nichilismo.
Così, mentre ...
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NEUMANN, Stanislav
Poeta e giornalista cèco, nato a Praga il 5 giugno 1875.
Le sue prime raccolte di versi risentono ideologicamente l'influsso di S. Przybyszewski e del Nietzsche, ma ben presto dal [...] suo originario individualismo quasi aristocratico si andò orientando verso l'anarchismo politico (nel 1897 fondò la rivista anarchica Novü Kult). Se ancora nella raccolta Kniha lesu, vod a strání (Libro ...
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Poeta tedesco (Monaco di Baviera 1871 - Merano 1914). Dopo alcuni volumi di liriche (In Phantas Schloss, 1895; Ich und die Welt, 1899), nei quali si avverte l'influsso di Nietzsche e di Dehmel, si avvicinò [...] all'antroposofia di R. Steiner, e scrisse poesie e prose poetiche cosmico-mistiche per lo più sentimentaleggianti (Einkehr, 1910; i postumi Stufen, 1918, e Epigramme und Sprüche, 1920); raggiunse anche ...
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Scrittore francese (Neuilly-sur-Seine 1896 - Parigi 1972). Di famiglia aristocratica, volontario durante la prima guerra mondiale, espresse nei suoi primi scritti una concezione eroica dell'esistenza influenzata [...] da Nietzsche (La relève du matin, 1920; Le songe, 1922; Les olympiques, 2 voll., 1924; Les bes tiaires, 1926), ma anche il culto della rinuncia come dominio di sé (Aux fontaines du désir, 1927; La petite infante de Castille, 1929). Dopo un lungo ...
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nietzschiano
‹niččàno› (o nicciano) agg. – Di F. W. Nietzsche e della sua dottrina (v. la voce prec.): il pensiero n.; il superuomo n.; conforme al pensiero di Nietzsche o comunque influenzato da esso: estetismo nietzschiano. Come sost., seguace...
patografico
agg. Che ricostruisce le caratteristiche patologiche di un personaggio storico, sulla base di testimonianze biografiche e delle sue stesse opere. ◆ [Sigmund] Freud non incoraggerà il progetto di un saggio su [Friedrich] Nietzsche,...