PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] 1335, che ebbe a collaboratori alcuni artisti locali, come Francesco Traini (v.) o il ripetitivo Giovanni di Nicola. Tra i molti prodotti di questi artefici si ricordano il polittico della parrocchiale di Casciana Alta sulle colline pisane, eseguito ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] avevano richiesto, non sembra aver aderito per allora all'invito, e di fatto l'opera venne realizzata da Nicola Pisano e Giovanni Pisano con i loro aiuti. Tuttavia Arnolfo venne subito dopo incaricato di eseguire un'altra fontana a P., in pede platee ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] decorando la lunetta e il timpano del portale, la volta e i muri nord e sud del vestibolo. Solo gli affreschi che von Johan von Neumarkt, JKhSWien 22, 1901, pp. 35-126; G. De Nicola, L'affresco di Simone Martini ad Avignone, L'Arte 9, 1906, pp. ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] dalla fine del Duecento, forse già con Nicola e Giovanni Pisano (Middeldorf Kosegarten, 1984), . de Sanctis, L'abbazia di Santa Maria di Realvalle: una fondazione cistercense di Carlo I d'Angiò, ivi, 1993, 1, pp. 153-196.V. Ascani
Area germanica
In ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] (La composizione del mondo, 8, 4bis), del 1282, sul valore dato in T. all'arte, già nell'età di Nicola, Arnolfo e del giovane Giotto: con i vasi antichi che si andavano ritrovando ad Arezzo, l'oggetto d'arte, per la sola sua bellezza generatore di ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] dei monasteri italo-greci. Se le fonti contengono rare informazioni per l'età normanna e i secoli seguenti, il citato elenco del monastero di S. Nicola in Gallocanta offre un'immagine della ricchezza dei tesori monastici già prima dell'avvento dei ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] , e numerosi ruderi nel territorio, come quelli di S. Nicolò della Meana, presso Allerona (Guidi di Bagno, 1986-1987).A loggiato. Tra il 1359 e il 1361 Andrea Orcagna dirigeva i lavori per i mosaici e per la zona del rosone, al quale si pose ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] , era costituita da due edifici, uno a E e uno a O, fra i quali si estendeva un c. quadrato, che a N doveva confinare con il semplice di pellegrini in visita al cappellone di S. Nicola, insediato nella primitiva sagrestia (Pistilli, 1992). Tuttavia ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] sussistono nel Basso Medioevo romano, come dimostrano gli esempi di S. Nicola dei Cesarini, di S. Saba (Krautheimer, 1937-1980) e di werdenden Abendland an Rhein und Ruhr, a cura di V.H. Elbern, I, Düsseldorf 1962, pp. 344-370: 363-370; J. Hubert, La ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] dell'architrave, ora nel Tesoro) permette di datare intorno al 1135. Sull'esempio di quello di S. Nicola furono probabilmente costruiti anche i c. un tempo nella cattedrale della città: quello sull'altare maggiore, scolpito da Alfano da Termoli (v ...
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nicolaita
s. m. [dal gr. Νικολαΐτης] (pl. -i). – Appartenente a una setta di eretici di Efeso e di Pergamo del 1° sec. d. C., censurati nell’Apocalisse (2, 6 e 2, 14-15), così denominati forse perché seguaci di un non ben precisato Nicola...
narco-golpe (narcogolpe) s. m. Nell’America latina, golpe caratterizzato dalla forte influenza dei narcotrafficanti sulla situazione politica. ◆ Morales cita spesso come esempio un golpe che avrebbe visto il coinvolgimento dei servizi segreti...